CENTOLA. Come anticipato nei giorni scorsi l’Arco Naturale di Palinuro sarà off limits anche per la prossima stagione estiva. Il provvedimento si rende necessario per la pericolosità del costone di roccia, perennemente a rischio crolli. Fino allo scorso anno, però, in molti sfidavano i divieti pur di trascorrere qualche ora in uno dei luoghi più suggestivi del Cilento. Ora, invece, l’intera area è stata interdetta con una doppia recinzione in ferro che impedisce anche soltanto di avvicinarsi all’Arco. Sul caso non mancano polemiche: “E’ forse così che si vuole fare turismo?”, si chiede il consigliere di maggioranza Paolo Fedullo. “Se c’è un Parco Nazionale, è bene che si svegli, perchè questi interventi che violentano il territorio sono il cancro di chi vive il Cilento…sono la causa dello spopolamento giovanile e dell’abbandono. E’ una vergogna trattare così alcuni dei posti più belli del mondo. Non si può immaginare nessuna prospettiva se queste sono le risposte che vengono date ai problemi dei cittadini e del territorio. Si sta andando dritti verso il baratro, trascinati dalla totale inadeguatezza del nostro sistema amministrativo attuale”.
Un appello è rivolto proprio al Parco, competente per l’area: “Credo che il Parco Nazionale, non possa rimanere seduto a guardare questo scempio…sarebbe la fine, sarebbe come mettere del sale su di una ferita sanguinante – dice Fedullo – il Cilento non merita questo. Credo in una reale Valorizzazione che dia la giusta dignità a questi luoghi. Credo nel Cilento e confido nel Parco. Dobbiamo essere la cura, non la causa del male”.
Per l’Arco Naturale non ci sono prospettive all’orizzonte: tempo fa aveva fatto ben sperare il bando indetto dall’autorità di Bacino per realizzare il progetto di risanamento dell’Arco da 5 milioni di euro. Ma per l’affidamento dei lavori nulla si è mosso.