E’ iniziato il conto alla rovescia per l’assegnazione delle Bandiere Blu 2018. Nella prima decade di maggio la Fee (Foundation for Environmental Education) svelerà ufficialmente le località italiane premiate con l’importante vessillo, assegnato ogni anno per la qualità delle acque e dei servizi lungo le aree costiere.
Nei prossimi giorni la Fondazione invierà ai Comuni gli inviti per partecipare alla cerimonia di premiazione che equivalgono ad un’ufficializzazione del conferimento del riconoscimento. I nomi delle località premiate sono segretissimi. Dai centri costieri, però, già filtrano le prime indiscrezioni. La Campania anche quest’anno rientrerebbe tra le Regioni più decorate d’Italia e risulterebbe, come nel 2016 e nel 2017, la prima del centro-sud quando sono state posizionate sulle spiagge ben 15 bandiere. A veder sventolare il vessillo Fee sui propri lidi furono Massa Lubrense e Anacapri in provincia di Napoli, Positano in Costiera Amalfitana e ben undici dei quindici comuni della riviera cilentana: Capaccio Paestum (Varolato, Laura, Casina d’Amato, Licinella, Torre di Mare, Foce Acqua dei Ranci), Agropoli (Torre San Marco, Trentova, spiaggia libera Porto, lungomare San Marco), Castellabate (Lago Tresino, Marina Piccola, Pozzillo/San Marco, Punta Inferno, Baia Ogliastro), Montecorice (San Nicola, Baia Arena, Agnone, Capitello), San Mauro Cilento (Mezzatorre), Pollica-Acciaroli (Pioppi), Casal Velino (Lungomare/isola, Dominella/Torre), Ascea (Pina di Velia, Torre del Telegrafo, Marina di Ascea), Pisciotta (Ficaiola, Torraca, Gabella, Pietracciaio, Fosso Marina, Acquabianca), Centola (Marinella, Palinuro, Le Saline, Le Dune, Porto), Vibonati (Villammare, Santa Maria Le Piane, Oliveto), Sapri (Cammarelle, Lungomare, San Giorgio).
La provincia di Salerno, quindi, con dodici comuni, risultò la più premiata della Penisola (insieme a Savona). Nel 2018 tutte le località insignite del vessillo lo scorso anno sono pronte a riconfermarsi. Anche i dati diffusi proprio di recente dall’Arpac hanno rivelato che tutti i parametri sulla qualità del mare in queste zone sono eccellenti. Il Cilento, poi, è quello che ha più punti con qualità massima del mare. Gli unici dubbi potrebbero riguardare Capaccio Paestum che di recente è stata travolta dal problema relativo alla dispersione di milioni di dischetti del depuratore lungo tutto il litorale compreso tra Lazio e Campania. Potrebbe invece esserci Ispani, con il litorale di Capitello, tra le new entry. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Marilinda Martino, ormai da tre anni prova ad entrare nell’elenco delle località costiere Bandiera Blu. Secondo l’amministrazione comunale la fascia costiera di Capitello ha tutti i requisiti per ottenere il riconoscimento. Tra le comunità assenti, invece, si segnalano Camerota e San Giovanni a Piro. Per il primo dei due Comuni si tratta di un vero e proprio paradosso considerato che in passato si è visto assegnare il riconoscimento da Legambiente per «Cala degli Infreschi» come spiaggia più bella d’Italia. Tuttavia non ha l’ok per candidare le aree protette ad ottenere l’importante vessillo; mancano inoltre impianti di depurazione (così come Scario per San Giovanni a Piro), requisito fondamentale per entrare nella graduatoria della Fee. Tra gli altri indicatori necessari per ottenere la Bandiera Blu ci sono una corretta gestione del territorio che comprende raccolta differenziata e riduzione dei rifiuti, cura dell’arredo urbano e delle spiagge, accesso al mare per tutti, senza barriere architettoniche e limitazioni. L’obiettivo della Foundation for environmental education è quello di spingere verso un turismo sempre più sostenibile, in cui la qualità dei servizi si accompagni al rispetto dell’ambiente, ma verificando che, su questo punto, l’attenzione degli amministratori sia alta e continua. La Provincia di Salerno ha ottenuto il suo primo riconoscimento con Pollica, nel 1987. Da allora è stato susseguirsi di successi. Alle Bandiere Blu per le spiagge si affiancheranno quelle per gli approdi turistici. A fare en plein lo scorso anno sono stati i porti di Agropoli, Palinuro, Casal Velino, Acciaroli. A questi si aggiungono il porto di Marina d’Arechi, a Salerno, e Marina di Camerota.