CASTELLABATE. Il Pm Paolo Itri ha chiesto quindici anni per Liberato Miccoli, l’uomo che nel 2015 uccise la moglie Angela Della Torre, 49 anni, dopo averla spinta facendola cadere per le scale. La donna spirò alcuni mesi dopo in una clinica di Telese Terme. Per Miccoli l’accusa è di omicidio preterintenzionale. Ieri l’udienza nel corso della quale sono state formulate le richieste dell’accusa. Il pubblico ministero nella sua requisitoria ha chiesto una pensa severa per la brutalità del reato.
La tragedia familiare si consumò nella tarda mattinata del 20 maggio del 2015 sulle scale della loro abitazione nella frazione di San Pietro, a Castellabate. Liberato Miccoli si è sempre difeso, sostenendo la tesi di una caduta accidentale della moglie. Quando avvenne l’incidente fu lui stesso ad avvisare i soccorsi. Al momento del violento litigio non c’era in casa nessuno dei quattro figli, tre maggiorenni e un bambina. Dopo la caduta la donna fu trasferita in una clinica del beneventano dove morì in seguito ad un’infezione polmonare: “Non l’ho mai abbandonata eravamo innamorati”, disse il marito nell’udienza dello scorso marzo. Leopolto Catena e Vincenzo Moriello, suoi legali, avevano anche avanzato richiesta di scarcerazione.
A giugno la prossima udienza nella quale saranno appunto i suoi difensori a parlare.