Partigiano cilentano fucilato dai nazisti: una cerimonia per ricordarlo

Condotto in carcere e sottoposto ad interrogatori ed a sevizie non rivelò nulla delle moltissime informazioni di cui era in possesso. Fu fucilato pochi giorni dopo

Di Katiuscia Stio

L’ANPI, Comitato Provinciale di Cuneo, e il Comune di Sant’Albano Stura (CN), organizzano per il giorno 25 aprile una “Rievocazione storica, marcia sui percorsi della memoria e installazione di due cippi a ricordo di tre ragazzi fucilati a Sant’Albano Stura” tra cui il Partigiano Nicola Monaco nativo di Sacco.

All’iniziativa sarà presente anche il Comune cilentano con il Gonfalone e con una delegazione composta dal Sindaco, da amministratori e dai cittadini.

Chi era Nicola Monaco?

Nasce a Sacco il 19.04.1924, figlio di Giuseppe e Zoccoli Angelina. Ancora studente, viene chiamato alle armi ed assegnato al 54° Reggimento Fanteria Novara  e poi al al 259° Reggimento della Divisione “Murge”.   Dopo l’otto settembre 1943, con suo cugino Monaco Raffaele, Ufficiale di Complemento dell’Esercito Italiano, entra nelle file della Resistenza ed in particolare nelle formazioni partigiane operanti nel Cuneese. Nelle Langhe, con il nome di battaglia ” Tedesco ” è nel distaccamento di Rocca Cigliè.

Impegnato in una particolare azione di contrasto alla ritirata delle truppe tedesche, nel liberare dall’accerchiamento alcuni compagni fu circondato da soverchianti forze naziste che riuscirono a catturarlo solo dopo l’esaurimento delle sue munizioni. Ammirato per il suo eroismo, il nemico gli concedeva l’onore delle armi. Condotto in carcere e sottoposto ad interrogatori ed a sevizie non rivelò nulla delle moltissime informazioni di cui era in possesso. Estenuato dalle torture subite fu, poi, condotto in Via Morozzo, in Sant’Albano Stura dove fu fucilato. Era il 31 marzo 1945.

Condividi questo articolo
Exit mobile version