Omicidio Antonio Pascuzzo: Karol Lapenta rischia l’ergastolo

"Non è un mio amico e nemmeno nemico, è il mio fornitore di droga"

Di Erminio Cioffi

Sala Consilina – Antonio Pascuzzo è stato ucciso, con premeditazione, per 500 euro di marijuana e con i reati contestati l’assassino rischia l’ergastolo. A dichiararlo é stato il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lagonegro nel corso della conferenza stampa per illustrare come si è arrivati ad individuare nel 19enne Karol Lapenta l’autore dell’omicidio del 18enne di Buonabitacolo di origini peruviane.

Alla conferenza stampa hanno preso parte anche il colonnello Antonino Neosi, Comandante Provinciale dei Carabinieri ed il capitano Davide Acquaviva comandante della Compagnia Carabinieri di Sala Consilina.

“L’omicidio – ha spiegato il Procuratore – nasce in un contesto di compravendita di sostanza stupefacente. “Non é un mio amico e nemmeno un mio nemico, ma il mio fornitore di droga da qualche mese”, è stata questa la risposta di Karol Lapenta alla domanda su quali fossero i rapporti tra lui e la vittima. “Fin da venerdì – hanno sottolineato all’unisono il colonnello Neosi ed il capitano Acquaviva – avevamo un quadro chiaro della situazione, sapevamo quali erano stati gli ultimi contatti e sono stati sentiti diversi ragazzi, tra questi anche Lapenta che ha ammesso di aver incontrato la vittima mentendo però su dove e quando come poi dimostrato dallo scambio di sms avuto con Pascuzzo”.

Condividi questo articolo
Exit mobile version