Serie D: la Gelbison riceve l’Isola Capo Rizzuto

Rossoblu salvi e calabresi retrocessi, gara utile per far giocare chi ha visto poco il campo.

Di Bruno Marinelli

Con la Gelbison salva e l’Isola Capo Rizzuto matematicamente retrocessa, la sfida di domenica 15 aprile, sarà utile solo alla statistiche. I rossoblu vallesi hanno concluso una positiva stagione, ottenendo la permanenza in serie D con quattro giornate di anticipo, senza grossi patemi e non rischiando quasi mai di venire risucchiati nel ventre basso della classifica. La solidità dei rossoblu si è esplicata nelle granitiche certezze del tecnico sanseverino De Felice. All’ex mister del Madrepietra Daunia infatti, occorre attribuire la maggior parte dei meriti: la Gelbison ha sempre giocato per tutta la stagione un calcio solido e pragmatico, con una discreta difesa (38 gol subiti sinora) e non inventandosi soluzioni tattiche superiori ai propri mezzi. La difesa a tre, sebbene si possa ritenere non un impeccabile modo di coprire la retroguardia per chi vi scrive, è stata però supportata da una linea mediana particolarmente fisica e tenace rappresentata dalla cerniera Uliano-Cammarota- Fabrizio De Luca. Tra gli altri artefici della salvezza nota di merito per Damiano Manzillo, il capitano. Spesso impiegato nel settore di centrodestra difensivo, il calciatore vallese è stato un perno fondamentale confermandosi il leader in senso assoluto di tutta la squadra. Un player che può praticamente coprire tutti i ruoli tra difesa e centrocampo grazie alla sua forza fisica, unita alla precisione dei passaggi. Le aperture di Manzillo, connesse alla capacità di tiro dalla media distanza, hanno fortemente contribuito per la buona riuscita della stagione rossoblu. Unico neo dei vallesi, se proprio si vuol trovare il pelo nell’uovo, lo possiamo rispecchiare nella scarsa finalizzazione offensiva dei propri attaccanti: delle 31 reti realizzate sinora, soltanto 7 provengono da punte di ruolo, seppur nel finale di stagione sia esploso Tandara che ha dimostrato ottime qualità nella difesa del pallone in fase d’attacco. Per la sfida di domenica, probabile che vengano impiegati i giocatori poco utilizzati sinora: in difesa potrebbe ritrovare spazio Romanelli, a centrocampo Mejri è pronto a riprendersi il suo posto sull’out di sinistra, con Zaccaria riconfermato titolare. Le due punte potrebbero essere Tandara e Liguori.

L’Isola Capo Rizzuto di Carmine Leone, si schiera solitamente con un 4-3-3. Si tratta di una formazione molto giovane, specie nel reparto offensivo dove schiera molti under: Caterisano e Mirabelli agiscono da incursori alle spalle di Pellizzi, giocatore che nasce da ala destra nelle giovanili del Crotone per venire spesso impiegato da punta centrale, grazie alla sua buona capacità realizzativa (4 reti sinora messe a segno). A centrocampo staziona l’esperto Francesco Paonessa da mediano, mentre sugli esterni occhio alla vivacità di Sangarè, un’ivoriano tutta corsa e sostanza fisica. L’arbitro dell’incontro sarà Gobbato (sezione arbitrale del Basso Friuli), gli assistenti Pavone di Sesto San Giovanni e Matera di Lecce. Il fischio d’inizio di domenica 15 aprile allo stadio Giovanni Morra di Vallo della Lucania, è previsto per le ore 15.

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