AGROPOLI. La Corte d’Appello di Salerno, dopo aver confermato l’assoluzione, ha previsto anche un risarcimento per circa 2mila euro in favore di Niki Bonfrisco per ingiusta detenzione.
Il giovane agropolese nel novembre del 2013, fu arrestato insieme al 42enne napoletano S. C. e due rumeni: S.A. e D.F. rispettivamente di 28 e 24 anni. Secondo le accuse Bonfrisco avrebbe aiutato quest’ultimo a recuperare dei cavi di rame rubati dai due complici e abbandonati lungo la A3. A scoprirli fu la Polizia, nei pressi dello svincolo di Sicignano degli Alburni. Per tutti scattarono le manette.
Poi l’assoluzione per il ragazzo agropolese perché, secondo i giudici, il suo comportamento fu dovuto solo ad un gesto di altruismo. Cadute, dunque, le accuse di favoreggiamento ed ora arriva anche un risarcimento per ingiusta detenzione riconosciuto dalla Corte d’Appello.