Weekend di festa all’insegna dell’inciviltà: il Cilento deturpato dai vandali

Dopo i picnic rifiuti lasciati nel verde

Di Debora Scotellaro

Finite le scampagnate di Pasquetta o delle prime domeniche di primavera rimangono i ricordi di un weekend in allegria e … tanta spazzatura!

Il problema è segnalato in varie aree del comprensorio; da Agropoli a Camerota passando per Castellabate, diverse zone risultano invase da rifiuti lasciati da incivili: piatti di plastica, bicchieri, posate e quant’altro; resti di una giornata trascorsa a mangiare e divertirsi all’aria aperta senza poi provvedere alla pulizia del luoghi.

Danilo Palmieri con un gruppo di amici, ha ripulito la zona di Punta Tresino

“Ci risiamo, fanno i picnic e lasciano tutti i loro rifiuti”, queste le parole di Danilo Palmieri, appassionato di trekking rimasto indignato per quanto ritrovato nei giorni scorsi nei pressi di Punta Tresino durante un’escursione in bici. Insieme ad un gruppo di amici non si è perso d’animo ed ha ripulito la zona: “Per fortuna ancora ci sono persone che dinanzi alla vostra immondizia, si fermano per ripulire il tutto, per il bene dell’ambiente e del luogo”.

Nonostante i fenomeni si verifichino in momenti di massima affluenza di turisti nel nostro paese, secondo alcune testimonianze la responsabilità di questi atti vandalici è soprattutto di persone del posto. Gli atti di inciviltà sono molteplici: il week end appena trascorso ha lasciato rifiuti anche sulla spiaggia di Trentova, ad Agropoli, così come in altre zone di grosso pregio naturalistico.

Vi sono poi aree che benché particolarmente frequentate diventano delle microdiscariche. E’ il caso di Cala Del Cefalo a Marina di Camerota. “Recinzioni rotte o trafugate, pini secolari rubati, rifiuti abbandonati da giorni, materiali in cemento amianto mai bonificati, flora della sabbia ridotta a poche essenze, piante aliene, come la mimosa, in aumento, posteggi abusivi sotto la falesia sequestrati e chiusi, discoteca e ristorante Indian sequestrati”, è il quadro della situazione che fa Paolo Abbate, attivista WWF.

Le situazioni di degrado, insomma, sono sempre più diffuse ma se da un lato vi è la responsabilità delle amministrazione per i mancati controlli, dall’altro vi è quella di residenti e vacanzieri irriguardosi versi il territorio. E’ forse il caso di smuovere le coscienze? Tutti abbiamo il dovere di rispettare la natura!

Condividi questo articolo
Exit mobile version