[box type=”info” align=”aligncenter” class=”” width=”500″]L’indagine scattò nel 2014 con sequestro di una lottizzazione da parte dei carabinieri della compagnia di Sapri[/box]Confiscata dal tribunale di Vallo della Lucania una lottizzazione abusiva a Scario, frazione balneare del comune di San Giovanni a Piro. La confisca riguarda terreni, ville di lusso e una rinomata struttura turistica. È tutto contenuto nella sentenza emessa giovedì pomeriggio dal presidente del Tribunale di Vallo della Lucania Gaetano De Luca a chiusura del processo celebrato a carico di undici imputati accusati a vario titolo di abuso edilizio ed abuso di ufficio. Per tutti il processo si è chiuso per prescrizione dei termini ma il presidente De Luca ha emesso sentenza di confisca della lottizzazione.
Il sequestro della lottizzazione risale al 2014, quando i carabinieri della Stazione di San Giovanni a Piro della compagnia di Sapri diedero esecuzione al provvedimento di sequestro preventivo, emesso dal Tribunale di Vallo della Lucania. I sigilli furono apposti a cinque lussuose ville e ad una struttura ricettiva, l’Hotel e Relax “ Caluna Charme” situata in località Tripari della ridente località costiera. A chiusura delle indagini sono andate a giudizio undici persone tra cui i proprietari e committenti dei lavori, il titolare della ditta esecutrice dei lavori, il direttore dei lavori ed i responsabili dell’Ufficio Tecnico del Comune di San Giovanni a Piro che si sono succeduti dall’anno 2005, Nicola Greco, Roberto Rago e Raffaele Laino.
Per gli imputati il processo si è chiuso giovedì con sentenza di prescrizione. Otto di loro erano accusati dei reati di lottizzazione abusiva finalizzata ad illecita attività edilizia ed abusivismo edilizio, mentre i responsabili dell’ufficio tecnico comunale sono finiti a giudizio per aver rilasciato illegittimi permessi a costruire. L’intera lottizzazione ora è stata confiscata con sentenza del tribunale. Le strutture sarebbero state costruite tutte illecitamente con la complicità dell’ufficio tecnico comunale. I sigilli furono apposto a tutte e sei le strutture per una volumetria complessiva di 4.000 metri quadri ed un valore totale di quattro milioni di euro. Particolarmente lussuoso l’hotel che subito dopo il blitz dei carabinieri ottenne comunque il dissequestro per poter riprendere a lavorare durante le stagioni estive. I proprietari delle villette affacciate sulla splendida baia del Golfo di Policastro non sono tutti del posto, alcuni risiedono a Mantova e Caserta.