L’area è invasa da rifiuti speciali, alcuni anche pericolosi
SAPRI. La bonifica dell’area dell’ex cementificio, conseguente alla sua demolizione, non è stata portata a termine. A quasi due anni dal simbolico avvio delle opere di abbattimento avvenuto alla presenza dei volontari di Legambiente e poi proceduto nell’autunno successivo, sono presenti ancora cumuli di rifiuti d’ogni genere. Si tratta di blocchi di cemento, parti di mattoni, frammenti di mattonelle, sanitari, cemento, mattoni, ceramiche, cartongesso, ferri, reti metalliche, lamiere,m tubature, fresame di asfalto e frammenti di guaine bituminose, parti di infissi, scarti edili, pneumatici, paraurti e altri resti di autovetture, indumenti dismessi, rifiuti indifferenziati, pannelli di legno, apparecchiature elettriche, ingombranti, oggetti in plastica o vetro.
Secondo il Comune di Sapri, dunque, in zona si configurerebbe una vera e propria discarica abusiva con rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi. Di qui la decisione del sindaco Antonio Gentile di firmare un’ordinanza diretta alla società proprietaria del terreno affinché provveda entro 30 giorni a rimuovere e smaltire i materiali presenti ed al ripristino dello stato dei luoghi.
In caso di inottemperanza sarà l’amministrazione comunale ad intervenire procedendo poi al recupero delle somme anticipate.