Tre comuni approvano il Piano di Protezione Civile

Riguarderà Magliano Vetere, Monteforte Cilento e Stio

Di Bruno Marinelli

Riguarderà Magliano Vetere, Monteforte Cilento e Stio

MONTEFORTE CILENTO. Approvato il Piano di Protezione Civile che riguarda i comuni di Magliano Vetere (ente capofila), Monteforte Cilento e Stio. Tale Piano, redatto dall’ architetto Tania Mucciolo e dalla geologa Valeria Palo, parte dell’ufficio tecnico del comune di Magliano Vetere, altro non è che la coordinazione delle misure che i comuni associati devono intraprendere in caso di eventi naturali ed antropici per ciò che concerne la tutela della pubblica incolumità , definendo i ruoli delle strutture comunali di Protezione Civile, in primo luogo riguardanti le operazioni di soccorso e di assistenza alla popolazione e sarà aggiornato in maniera periodica.

L’elaborazione è avvenuta grazie alla rilevazione di tutti i dati cartografici, logistici, statistici ed anagrafici del territorio di competenza, assicurando il corretto supporto informatico per la gestione delle eventuali crisi.

Il personale incaricato avrà anche il compito di procedere ad un’azione formativa ed informativa della popolazione, pure avvalendosi ”di esercitazioni e simulazione degli scenari di rischio presenti sul territorio comunale”. La copia elettronica del Piano è stata inviata alla Regione Campania, al prefetto di Salerno, alla Provincia di Salerno, al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, alla Stazione dei Carabinieri, al Comando di Polizia Municipale, alla Questura di Saterno, alla A.S.L. e alle Associazioni di Volontariato e soccorso presenti sul territorio comunale. Le azioni coordinate sul territorio rappresentano una necessità importante per gli enti di affrontare le criticità a cui la popolazione può andare incontro. Basti pensare alla grave situazione registrata la scorsa estate per la gestione degli incendi. I comuni si sono praticamente visti con le spalle al muro, data la carenza di personale e mezzi a disposizione, per rispondere alle chiamate dei cittadini, i quali in molti casi, hanno dovuto rinunciare a beni costruiti con il sudore di una vita.

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