Parcheggio a pagamento in centro ad Agropoli, Malandrino: è la fine del commercio

"Chissà cosa dovremo ancora aspettarci"

Di Comunicato Stampa

“Chissà cosa dovremo ancora aspettarci”

#AGROPOLI. “I debiti enormi che oggi attanagliano l’Ente superano i 50 milioni di euro e, purtroppo, a dispetto di cosa hanno sostenuto,sostengono e sosterranno i nostri attuali amministratori, sono debiti che pagherà l’intera comunità agropolese per i prossimi 30 anni”. Inizia così una nota del coordinatore cittadino di Forza Italia Emilio Malandrino che commenta così l’introduzione della tassa di soggiorno, il ticket per i luoghi culturali e l’introduzione del parcheggio a pagamento sul Landolfi. Per Malandrino dipende dal deficit dell’Ente anche la rimodulazione delle tasse comunali TASI e TARI e “l’attività del famoso speed-scout (strumento eleva- multe a velocità da tartaruga, (ottima slot-machine per incassare soldi ); riprende l’invio di ingiunzioni di verbali cds 2013/14; e chissà, cosa ancora dovremo aspettarci”.

“Questi sono gli effetti, malgrado ci si ostina a sostenere il contrario, delle casse comunali disastrate e rovinate da 10 anni di scellerata amministrazione megalomane , pseudo – imprenditoriale e dissennata.

L’esatto contrario della inneggiata amministrazione del fare , delle opere pubbliche, dei mega progetti e delle tante cerimonie pompose, sfarzose ai limiti del Kichtc – dice Malandrino –
Un debito, quello del nostro Comune, ormai insanabile, impossibile da recuperare, ed intanto si continua con ogni metodo vessatorio, coercitivo ed ossessivo a tartassare, quasi violentemente, il cittadino-contribuente.
Metodi beceri per far cassa ad ogni costo, e tentare, in extremis, di riportare in vita un paziente in coma profndo, irreversibile, da tempo in rianimazione”.
“La materia contabile, per il Sindaco e gli altri componenti la Giunta nonché per i semplici Consiglieri – prosegue – non necessariamente deve essere di loro particolare conoscenza e competenza, come pure l’approfondita comprensione dei bilanci e della situazione finanziaria dell’Ente, ma sembra strano, però, che l’attuale Assessore al Bilancio, ottimo professionista ed esperto contabile, già Revisore dei Conti del Comune di Agropoli durante l’amministrazione Alfieri, non avesse, negli anni in cui ricopriva quell’incarico che periodicamente certifica la congruità dei conti pubblici e sigla i pareri per l’approvazione dell’esercizio finanziario, non avesse, allora, mai suggerito, unitamente al collegio di revisione, provvedimenti simili utili al risanamento delle Casse comunali”.

Per Malandrino “sarebbe utile in un momento così difficile e storicamente compromesso, rivedere talune posizioni, pensando con maggiore sentimento e vicinanza ai tanti cittadini in condizioni disagiate che, nonostante tutto, vivono con dignità e moderazione, pur avvertendo sulla propria pelle il peso delle difficoltà economiche che li mordono e li attanagliano giorno per giorno. Un’Amministrazione che non comprende questo, che non accompagna i bisogni reali della gente, che non ha il coraggio di rivedere azioni, probabilmente inadeguate, tornando sui propri passi, ha il dovere di dimettersi per accertata incapacità, incompetenza e soprattutto perseveranza.

Continuare su questa strada certamente scatenerà la rabbia , anche se silenziosa di un popolo che, pur avendo dato loro la fiducia , a breve, quando sarà chiamato ad esprimersi, tornerà a rispondere con forza esplicitando tutto il proprio dissenso”.

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