Camerota: continua la “guerra mediatica” tra la maggioranza e l’ex presidente de “La Calanca srl” Giancarlo Saggiomo

Botta e risposta sulla Soget

Di Omar Domingo Manganelli

Botta e risposta sulla Soget

Sono mesi ormai che su Facebook, “post su post” continua il botta e risposta tra l’Amministrazione guidata da Mario Salvatore Scarpitta e l’ex Presidente della Società “La Calanca s.r.l.” Giancarlo Saggiomo. La telenovela in questi giorni si è arricchita di altre puntate e la trama si infittisce.

A tenere banco questa volta ci ha pensato l’ingresso tra le parti della tanto famigerata e temuta Soget. Il 21 marzo 2018 sulla pagina del gruppo “Terradamare – Scarpitta Sindaco”, è stato pubblicato questo post: “Voi ci conoscete, a noi non piacciono le chiacchiere. Quelle è risaputo, le porta via il vento. A noi piace lavorare a testa bassa e preferiamo conquistare traguardi invece di blaterare inutilmente. Quello può farlo chi ha tempo da perdere. Però, come accade stasera, siamo costretti a mostrarvi un’altra carta, un altro documento, un altro fatto reale. Queste non sono chiacchiere. Caro Joker, quello che vedi al centro di questa locandina, è un atto di accertamento della Soget che, giustamente, chiede alla ‘Calanca srl’, società che gestiva i parcheggi e che tu conosci molto bene, di pagare circa 77 mila euro di Tari, inerente agli anni 2014-2015, non versata. Questo accertamento è arrivato al Comune di Camerota in questi giorni. Non volevamo postarlo e mostrarlo, di conseguenza, alla cittadinanza. Ti volevamo risparmiare l’ennesima figuraccia. Adesso, però, finalmente abbiamo anche capito perchè non vuoi la Soget. Ora è tutto chiaro. La Soget tira fuori questi casini che hai combinato e che ricadono sulle spalle dei cittadini di Camerota. Allora, ricapitolando, circa 48 mila euro di Iva non versata (documenti e manifesto pubblicati su questa pagina in data 20/01/2018), ora escono fuori 77 mila euro di Tari, se li andiamo a sommare, fanno oltre 125 mila euro di disastro. E chissà quanti ancora ne usciranno fuori. Non aggiungiamo altro. Le carte «parlano» da sole. Ah, un’ultima cosa, capiamo perchè abbai così tanto, ti abbiamo tolto quell’osso bello grande che ti stavi rosicchiando. È finita la pacchia. Arrivederci alla prossima puntata…”.

La replica di Saggiomo non è tardata arrivare e nel pomeriggio di ieri, in maniera piccata, l’ex presidente della società dei parcheggi, ha risposto così: “La società dei parcheggi non ha mai pagato la Tari, adesso per magia arrivano cartelle soget “impazzite” per €. 77.000,00 per gli anni 2014-15!! sono regolari gli accertamenti fatti dalla soget per gl’anni antecedenti al 2016 visto che da contratto l’appalto è stato del 2016 al 2025…? Niente per gli anni dal 2000 al 2013 BAH…… la Soget che hanno abbracciato in toto chiede la tari per i posti auto??? Mica stiamo parlando di un villaggio “vicino al mare e vicino al fiume”……. oppure di un “cash and carry abusivo”…… oppure di una ” villa abusiva con piscina abusiva”….. oppure di “casette abusive vicino al fiume da sgomberare”…..E chissà la società portuale quanto dovrebbe pagare di Tari, e quanto dovrà pagare adesso che è stata privatizzata? sarebbe più logico che la Tari la pagasse la società portuale che quella dei parcheggi, infatti che rifiuti può produrre una macchina parcheggiata?? mentre una barca nel porto senz’altro produce rifiuti! quindi vi consiglio anche di aggiungerla al nuovo contratto che stipulerete con la nuova società……… comunque sono disposto e vi invito ad andare insieme alla procura della repubblica a denunciare tutte queste cose. E già che ci siamo raccontiamo anche di come avete messo in liquidazione le società partecipate,…. Degli abusi sollevati da Orlando Laino nei confronti dei consiglieri di maggioranza… Degli affidamenti alla Sarim senza bando… Della variante al depuratore, delle irregolarità della soget e tanto altro ancora, tipo l’affidamento della società del porto agli amici oppure la coldiretti ai parenti oppure il circolo anziani ai parenti oppure l’addetto stampa etc, e gli diciamo anche che non avete riconosciuto i debiti della società dei parcheggi cosa che avrebbe portato il bilancio in pareggio evitando la messa in liquidazione, e gli diciamo anche che per magia il debito della società del porto da oltre €. 700.000,00 (come da wanna marchi dichiarato in piazza e in consiglio comunale) l’avete portato ad €. 367.000,00, perché due pesi due misure….. forse perchè il presidente della Calanca era il sottoscritto!!!!! ……….. quindi pubblicamente sfido ed invito Wanna Marchi (La regina delle televendite) e i suoi seguaci ad andare in procura insieme come e quando vorrà!!! Da vero giocatore vedo e rilancio….. All In”.

La guerra mediatica senza esclusione di colpi, dunque, continua tra le due fazioni. I cittadini del Comune di Camerota affamati di verità e stanchi per tutti i soprusi subiti negli ultimi anni, si chiedono se tutte queste carte, queste parole, possano portare a scoperchiare un presunto vaso di Pandora, oppure se le parti chiamate in causa, stiano portando avanti la querelle con il solo scopo di ‘curare’ i propri interessi.

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