Approvato il progetto per il potenziamento della rete idrica a Capaccio Capoluogo

Comune punta ad ottenere fondi regionali per risolvere le annose carenze idriche

Di Comunicato Stampa

Comune punta ad ottenere fondi regionali per risolvere le annose carenze idriche

Diminuzione delle perdite, aumento della capacità di stoccaggio dell’acqua e nuove risorse idriche (Pozzo Nocito). Sono le finalità dei tre progetti esecutivi, già approvati e candidati per l’ottenimento dei finanziamenti sulla piattaforma iTer della Regione Campania, che dovranno contribuire a risolvere le annose carenze idriche che hanno interessato Capaccio capoluogo.

L’ultimo progetto, redatto dall’Area III sui “Progetti Strategici” guidata dal Responsabile Rodolfo Sabelli, riguarderà nello specifico i lavori di ristrutturazione della rete idrica di distribuzione interna servita dal serbatoio “Colle”.

L’intervento, che consentirà di raggiungere anche i punti più lontani dal centro abitato così da avere una distribuzione quanto più omogenea possibile lungo tutta la rete, prevede la sostituzione delle tubazioni esistenti e la modifica (ove necessario) del tracciato al fine di utilizzare esclusivamente le strade comunali.

La rete, alimentata dal serbatoio “Colle”, è stata progettata con tubi in PEAD PN16 (16 bar) posti per l’intero sviluppo al di sotto delle strade esistenti. Infine, il progetto è stato eseguito su cartografia numerica georeferenziata in GIS (Geographic Information System) e risulta integrabile con un sistema di monitoraggio elettro­nico dell’intera rete, in modo da acquisire informazioni dettagliate e aggiornate sui parametri fon­damentali della rete, come l’esatta posizione geografica, le portate, le pressioni, lo stato di funzio­namento delle valvole.

“Questo intervento risponde a una reale esigenza del territorio, ossia quella di risolvere le note problematiche della rete idrica di Capaccio Capoluogo. – evidenzia il Sindaco Franco Palumbo – I nostri cittadini hanno bisogno di una rete idrica efficiente e poi, nel momento in cui puntiamo moltissimo sullo sviluppo turistico e sull’ospitalità diffusa nei nostri borghi, non possiamo permetterci di avere servizi non adeguati”.

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