“Questo modo di fare sta franando e volge al termine”
“Quando lo gridavamo dai banchi del Consiglio Comunale e dai palchi, pochi giorni prima delle elezioni amministrative del Giugno scorso, definendoli botti finali dei fuochi pirotecnici dell’amministrazione Alfieri che stava per concludersi lanciando la nuova era Coppola, sembravano proclami e reazioni di una minoranza urlante che voleva farsi spazio o accreditarsi all’opinione pubblica con analisi lontane dalla realtà”. Così Emilio Malandrino, coordinatore di Forza Italia, interviene sulla polemica delle opere pubbliche non completate.
Fornace, Piazza San Severino, riqualificazione dei vicoli del centro, bonifica della discarica di Gorgo, restyling di piazza Mediterraneo, sistemazione di via Piano delle Pere, seconda uscita dello stadio “Guariglia”, nuova viabilità in località Cannetiello: tutte opere, per l’esponente di FI “protagoniste di cerimonie di posa della prima pietra. Eventi organizzati in pompa magna e da noi contestati perché ritenuti iniziative prettamente elettorali, fatte in vista delle elezioni che si sarebbero tenute di lì a poco”.
“Ciliegina sulla torta fu la falsa riapertura dell’Ospedale , che nulla aveva di vero e reale , d’altronde ciò che è accaduto fin’oggi lo chiarisce in pieno”, prosegue Malandrino secondo cui “la verità è sotto gli occhi di tutti”.
“Un paese al declino, una viabilità allo sbando e ridotta ai minimi termini, un commercio finito, all’orlo dello sfascio, periferie all’abbandono, sicurezza ai limiti dell’invivibilità, tasse e imposte comunali alle massime percentuali, richieste ai contribuenti elevatissime ed ai limiti della legittimità per pagamenti di verbali contemplati ed elevati con strumenti, verosimilmente, vessatori ed ingiusti ( Autovelox-speed scout ), una pubblica amministrazione sulla quale pesano attività inquirenti di notevole rilievo ( corte dei conti, inchiesta Yele, assunzioni sospette, presunta parentopoli )”, denuncia il coordinatore cittadino di Forza Italia.
Secondo Malandrino “il metodo, da noi sempre e con forza contestato e combattuto, sta franando, volge al termine. E’ stato, ormai , smascherato da noi, dai cittadini e, come ultimo, con un segnale chiaro, dagli elettori che, il 4 di Marzo, mandando a casa il vecchio e vero leader di tutto il sistema lo hanno acclarato e certificato. Sembra questa una netta indicazione che il vento è cambiato, che l’architrave stia crollando; è questo un preciso avviso di sfratto che non so in quale ed in quando tempo potrà realizzarsi ma, con certezza, a breve termine sarà notificato ed eseguito”.
“La gente è stanca, non può più sopportare tutto ciò, quando avrà le armi per gridare la propria verità saprà, finalmente, farla valere”, conclude Malandrino.