Amministrazione Scarpitta ha incontrato i cittadini
CAMEROTA. Non saranno brevi i tempi per riaprire la Sp del “Ciglioto”. L’arteria è chiusa dallo scorso 17 gennaio a causa di una caduta massi sulla carreggiata che ha determinato una situazione di pericolo. A due mesi di distanza da quell’evento l’amministrazione comunale ha voluto incontrare i cittadini di Licusati per fare il punto sulla situazione.
E’ stato l’ingegnere Domingo D’Avella a riassumere i fatti, evidenziando come quello dello scorso 17 gennaio sia stato soltanto il terzo di una serie di crolli che si erano verificati negli ultimi mesi. Il Comune è stato quindi costretto a chiudere l’arteria; da allora ulteriori frane sono state registrate.
Ai cittadini che chiedevano la riapertura della Sp66 sono state presentate due soluzioni. La prima prevede l’intervento di rocciatori che avranno il compito di rimuovere i massi pericolanti dal costone roccioso (costo circa 315mila euro), la seconda la realizzazione di una barriera paramassi (costi 110mila euro).
Il sindaco di Camerota, Mario Scarpitta, ha chiarito che il Comune non è rimasto con le mani in mano ma ha subito avviato il procedimento per riconoscere la somma urgenza dei lavori; un modo, questo, per garantire l’intervento di organi sovracomunali per il ripristino della provinciale del “Ciglioto”. Al momento sono stati già fatti alcuni incontri e la speranza è che a breve il procedimento si concluda con la possibilità di finanziare l’intervento dei rocciatori. “Questo non risolverà il problema” ha chiarito Scarpitta che prevede interventi ben più ampi per la messa in sicurezza dell’arteria.
Intanto i cittadini non si mostrano fiduciosi: “sono state fatte le solite chiacchiere, le solite promesse che non saranno mantenute. Si è solo tentato di giustificare lo stato dei fatti, non si è parlato di riapertura”, dicono. Già raccolte oltre 500 firme per chiedere la convocazione di un consiglio comunale monotematico sull’argomento.