Il sindaco Josca:” Un sogno che si realizza”
ALBANELLA. La “Fanciulla Offerente” ritorna nella sua terra. La Tomba venne scoperta, in località San Nicola il 5 aprile 1935, e per la sua bellezza trasferita ed esposta nel Museo archeologico nazionale di Napoli. Il grande archeologo Mario Napoli la ascrisse al V secolo a.C.: un secolo fulgido e di grande influsso ellenico per questo territorio che è quello della Magna Graecia.
Il sindaco Renato Josca lo aveva promesso in campagna elettorale e, con tanto impegno e caparbietà, è riuscito a far ritornare in patria quell’antica tomba, che rappresenta “ una figura femminile stante di offerente, rivestita di un lungo chitone violaceo sino ai piedi che lascia, alla maniera antica, scoperte le braccia. Solo agli omeri fermato da alcune fibbie colorate il chitone è ai fianchi stretto da una cintura gialla orlata da doppie linee trasversali incrociate in rosso-violaceo”, come fu descritta dal primo archeologo.
“ Una promessa mantenuta – afferma il sindaco Josca – di cui do notizia con gioia ed orgoglio. Finalmente si concretizza un sogno inseguito da generazioni e che sembrava irrealizzabile. Abbiamo ottenuto il prestito gratuito di ciò che è stato descritto come una delle testimonianze archeologiche più importanti. Il direttore del Museo archeologico nazionale di Napoli Paolo Guglierini, ha ben interpretato i nostri sentimenti e ne ha concesso eccezionalmente il prestito gratuito. Come per Paestum, la “Tomba del Tuffatore “, per Albanella, la “Tomba della Fanciulla Offerente”, rappresenta il simbolo della nostra storia e delle nostre radici”.
Subito dopo la sottoscrizione della convenzione, il famoso reperto archeologico verrà trasferito nel Municipio e esposto al pubblico per circa un anno.