Il ‘caso Yele’ si allarga: guardia di finanza acquisisce altri documenti

Controlli in due Comuni e al domicilio di due dirigenti

Di Sergio Pinto

Controlli in due Comuni e al domicilio di due dirigenti

L’affaire Yele continua a far parlare di sé. In questi giorni in un’operazione congiunta, tra il comando di Agropoli e la tenenza di Vallo della Lucania, la Guardia di Finanza ha perquisito gli uffici comunali e domicili, alla ricerca di documenti: determine e verbali riguardanti la società.  Le fiamme gialle martedì hanno provveduto a ritirare, dagli uffici competenti, del comune di Agropoli e di Ascea tutti i documenti attestanti i rapporti con la Yele, perquisendo al contempo il domicilio dell’ex presidente Marcello Ametrano a Vallo della Lucania e dell’attuale direttore generale Sergio Di Blasi.

Gli inquirenti cercano di tracciare un quadro completo ed esaustivo nel complesso dedalo di rapporti e documenti  tra i comuni e la Spa, cercando perfino a casa dei rappresentanti legali degli ultimi anni. Durante il blitz negli uffici comunali i militari hanno ascoltatoo anche i funzionari per comprendere al meglio i dati acquisiti, come nel caso di Agropoli.

Ancora un colpo di scena quindi nella tormentata storia della società  che per anni si è occupata della raccolta e gestione dei rifiuti in 49 comuni del Cilento,  scandita negli ultimi anni da non poche criticità. Una vertiginosa situazione di crediti ed altrettanti debiti, i lavoratori in difficoltà a fine mese a percepire lo stipendio in continuo stato di agitazione. Un anno fa circa sono arrivate le dimissioni del presidente Ametrano dopo il caso di incompatibilità sollevato nel consiglio comunale di Vallo e discusso anche nelle aule di tribunale. Un’escalation di problemi nati ed incrementati da crediti che la Spa ancora nei confronti di numerosi dei 49 comuni, di certo la Yele così come riferisce lo stesso l’ex presidente Ametrano si trovava spesso difronte ad un bivio, pagare gli stipendi o pagare le tasse. Invero molti dipendenti della società hanno aspettato mesi per percepire i propri stipendi, una situazione che spesso è salita agli onori della cronaca.

La Guardia di Finanza la settimana scorsa ha fatto scattare il sequestro preventivo dei conti correnti per una somma pari a 650 mila euro. L’indagine della Procura di Vallo della Lucania riguarda la situazione tributaria della Yele e si estende ad alcuni appalti conferiti a: cooperative di servizio, assunzioni e ad alcuni incarichi professionali. Lidia Positano, dipendente del consorzio rifiuti Salerno 4, tiene a sottolineare che in merito alla vicenda: « Non esistono cooperative connesse al consorzio Corisa 4. Abbiamo gestito, quando abbiamo potuto gestire sul territorio direttamente o tramite il braccio operativo ovvero la Yele spa. Quindi non abbiamo nessun rapporto né formale nè conoscitivo di sorta».

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