Chi volesse compilare un elenco delle aziende specializzate nel gioco online, dovrebbe mettere ai primi posti Playtech. La società britannica è infatti il più grande fornitore al mondo di software per il gioco quotato in Borsa a Londra e si caratterizza per le soluzioni innovative e per la fantasia.
Creata nel 1999 in Estonia da un gruppo di imprenditori del settore dei casinò e del digitale, Playtech ha la sua sede nel Regno Unito e uffici all’Isola di Man. In vent’anni di attività ha espanso il suo raggio d’azione in modo sorprendente. Dapprima di occupava di slot machine digitali, poi ha iniziato a dedicarsi alle scommesse sportive e al bingo e nel 2004 si è lanciata sul poker sportivo.
Solo così si spiegano le sue attuali dimensioni, con 5900 dipendenti, uffici in 19 paesi diversi, oltre 140 licenze e la presenza in tantissimi mercati. In Europa, ad esempio, Playtech è approdata in Spagna nel 2008, poi nel 2011 si è collocata in Finlandia e nel 2018 ha siglato un accordo con Snaitech che l’ha portata sul mercato italiano.
Una espansione considerevole, che la vede adesso tra i principali nomi del settore. Su questa pagina si possono trovare tutte le informazioni riguardanti il prodotto e l’esperienza di gioco Casinò con Playtech.
Qualche ombra in un panorama di successo
Sul successo dell’azienda britannica, però, di recente si sono addensate delle nuvole, perché ci sono stati alcuni problemi da gestire, che hanno messo in difficoltà i vertici e fatto tremare il mercato.
Anzitutto le incertezze del settore di trading finanziario della compagnia. Nonostante si occupi di fornire prodotti e servizi di gioco d’azzardo, l’azienda ha anche una branca che segue il settore del trading finanziario. Si chiama TradeTech e nel 2019 ha avuto risultati scarsi che hanno messo a rischio la sua sopravvivenza.
L’azienda è stata costretta ad una revisione dell’unità finanziaria e i giornali hanno parlato di una possibile vendita. Che poi però è stata smentita in modo deciso perché si sono registrati utili interessanti.
Ben più grave, invece, lo scossone dato alla credibilità dell’azienda qualche mese fa da verifiche da parte delle autorità britanniche, per via di un cliente che si era tolto la vita, dopo aver perduto una ingente somma di denaro. L’azienda ha riconosciuto di avere compiuto nel periodo tra il 2015 e il 2017 scelte sbagliate sul fronte della responsabilità sociale, che non riflettevano gli standard elevati del gruppo in altri settori.
Poi si è scusata con la famiglia della vittima, ha abbandonato alcune delle sue licenze considerate non più adeguate ai tempi, si è adoperata per ripristinare un regime corretto e mantenere alti i livelli di controllo e di sicurezza e ha anche devoluto una somma pari a 3,5 milioni di sterline alle associazioni di volontariato che si occupano di ridurre i danni della dipendenza da gioco.
Bufera anche sul management di Playtech
Di recente le polemiche relative all’azienda britannica si sono spostate sui vertici e in particolare sull’incarico offerto a Claire Milne. Lo scorso aprile la manager, che al 2016 siede nella sala dei bottoni della società occupandosi di conformità internazionale e affari legali, è stata nominata presidente del consiglio di amministrazione ad interim.
Di recente, però, il quotidiano Times ha riportato le proteste di diversi azionisti che sostengono che stia cercando di trasformare in definitivo il suo incarico, nonostante non abbia l’appoggio degli investitori.
I dissapori tra finanziatori e vertici dell’azienda, del resto, non sono nuovi, dato che anche nel 2019 ci sono stati malumori per gli aumenti di stipendio e di pensione assegnati all’amministratore delegato, Mor Weiser.
Il manager ha ottenuto il 18 per cento di aumento rispetto al salario base e il 46 per cento in più in termini di previdenza, a dispetto del fatto che il profitto della società non fosse stato particolarmente brillante negli ultimi anni: un gesto che ha lasciato perplessi gli azionisti. In questo momento la situazione dell’azienda è complicata, nonostante da sempre proponga sfide davvero interessanti.
Nuovi progetti per un vero rilancio
La qualità dei giochi, il grado di coinvolgimento e la fantasia nelle proposte, studiate da un team di esperti di livello internazionale, sembrano dunque in grado di aiutare Playtech a superare i momenti difficili.
Tanto che l’azienda britannica continua a lavorare per espandersi. Di recente ha siglato accordi con nuovi operatori internazionali, che potranno usufruire dell’intero catalogo di prodotti che porta il marchio a essere uno dei principali provider a livello mondiale di soluzioni tecnologiche per il gaming.
Il che significa che giochi di grande successo come le serie Justice League e Sporting Legends, che danno anche la possibilità di ottenere dei jackpot importanti, saranno a disposizione su molteplici piattaforme.
Oltre ad attività “sempreverdi” come certi live Casinò Games quali Sette e Mezzo oppure o le slot Playtech, a rendere il prodotto particolarmente interessante, infine, sono da un lato la capacità di creare esperienze di gioco coinvolgenti e dall’altro l’abilità di proporre contenuti altamente innovativi, tanto sotto il profilo della grafica in tre dimensioni, quanto per la semplicità di gioco.