Tre le sigle sindacali coinvolte
Fermi tutti. Dai trasporti, alla scuola, agli uffici il prossimo 8 marzo rischia di essere una giornata decisamente scomoda in tutta Italia per i cittadini per una serie di scioperi generali proclamati da alcuni sindacati autonomi in molti settori, in alcuni casi per l’intera giornata.
Alle proteste indette dalle diverse sigle si aggiunge inoltre quella ‘globale’ (in Italia aderiscono tra gli altri Cub e Usb) delle donne in occasione dell’8 marzo contro violenze e femminicidi e per rivendicare una maggiore parità di genere.
Per quanto riguarda il trasporto aereo è stato proclamato lo sciopero nazionale degli uomini radar dalle ore 13 alle ore 17 indetto da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl-Ta e Unica ed è inoltre previsto uno sciopero locale presso l’aeroporto di Roma-Fiumicino dalle 10 alle 18 indetto da Ugl-Ta e Unica.
Uno sciopero di 4 ore a partire dalle 12 è stato inoltre proclamato dai lavoratori Alitalia aderenti a Confael Assovolo.
Non va meglio per il trasporto ferroviario con lo stop per l’intera giornata indetto da Usb, Cobas e Usi, dei macchinisti dell’Orsa dalle 9 alle 16 e dei lavoratori dei Cub trasporti per gli appalti del settore ferroviario di numerose cooperative.
Numerosi gli stop anche per i trasporti locali, visto che l’Usb ha proclamato uno sciopero generale nazionale di tutti i servizi pubblici e privati: bus e metro si fermeranno con modalità diverse da città e città e con le fasce di garanzie previste.
Lo sciopero generale indetto da Cobas Usi e Usb riguarda anche le scuole di ogni ordine e grado ( un altro sciopero proprio nella scuola ci sarà il 23) e gli uffici pubblici e privati.
Anche i Cub sanità hanno proclamato una protesta con astensione per l’intero turno mentre nella Capitale, per iniziativa delle rappresentanze sindacali unitarie, si fermeranno i lavoratori dei servizi anagrafici e a proclamare un’astensione di 24 ore anche i Cub di tessili ed edili.
Ferme per l’intera giornata infine, le lavoratici di tutti i settori che aderiranno allo sciopero generale indetto per la giornata della donna. Cortei, flash mob e iniziative varie in diverse città per promuovere una piattaforma che chiede, tra l’altro meno precarietà; diritto alla conciliazione tra lavoro di cura e lavoro produttivo; reale parità dei salari tra uomo e donna; lotta alle molestie e alle discriminazioni sul lavoro; indennità di maternità per tutte.