Ecco le novità
E’ stato rinnovato ieri, 5 marzo 2018, il Contratto Provinciale di Lavoro operai agricoli e florovivaisti valido sul territorio amministrativo della Provincia di Salerno, che prevede un incremento salariale del 2,6% sulle retribuzioni lorde a decorrere dal primo gennaio 2018, la riduzione da 4 a 2 livelli di contrattazione delle qualifiche ricomprese nell’area 1 (operai specializzati) e l’istituzione di una fase sperimentale dedicata esclusivamente all’area 3 (operai non specializzati) per i quali è stato istituito un secondo livello di contrattazione, più basso, in deroga al minimo tabellare nazionale e sottratto all’incremento salariale, valido per tutte le altre figure previste dal contratto. In questo specifico caso, la retribuzione lorda oraria sarà poi comunque agganciata al minimo di euro 42,65.
L’applicazione della fase sperimentale per gli operai di più bassa qualifica, raccoglitori e incassettatori, è soggetta ad almeno una condizione particolare degna di tutela, individuata dall’accordo.
Il contratto è stato sottoscritto a Salerno, presso la sede Ebat dalle rappresentanze sindacali territoriali dei lavoratori di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil e dalle organizzazioni datoriali agricole Confagricoltura Salerno, Coldiretti Salerno e Cia Salerno.
“Alla luce del decreto sul contrasto al caporalato è stato particolarmente difficile chiudere questo accordo, ci sono voluti quasi tre anni e che tutto si è sempre svolto in casa Confagricoltura con piena e responsabile partecipazione di tutte le rappresentanze – sottolinea il presidente di Congricoltura Salerno, Antonio Costantino.
Fondamentale nella stesura dell’accordo è stata la parte sulla fase sperimentale per il secondo livello dell’area 3 (operai semplici) che è soggetta ad alcune condizioni, comportando la deroga al minimo tabellare del Contratto collettivo nazionale. In particolare, sarà applicabile solo se ricorra una di queste condizioni: a lavoratori assunti per almeno 51 giornate lavorative, a quelli assunti per la prima volta nel settore agricolo, ai lavoratori che generino un incremento occupazionale rispetto all’anno precedente. Possono chieder le assunzioni in fase sperimentale, a prescindere dalla condizione dei lavoratori, le aziende agricole in difficoltà individuale o colpite da calamità naturale, o problematiche fitosanitarie.