Protagonista dell’iniziativa la spiaggia dell’Oasi Dunale
Buste di plastica, reti, tappi e scatole di latta, sigarette, bottiglie, cotton fioc, stoviglie; e ancora microplastiche che galleggiano e rifiuti che si depositano sui fondali: il marine litter, l’inquinamento marino, è un’emergenza globale. Ogni anno negli oceani finiscono tra 8 e 12 milioni di tonnellate di rifiuti costituiti principalmente da plastica: un intero camion al minuto.
Da qui l’iniziativa di Procter&Gamble che ha deciso di dare un supporto concreto impegnandosi con Carrefour Italia al fianco di Legambiente per favorire una presa di coscienza collettiva sull’emergenza del marine litter, stimolare l’adozione di comportamenti più sostenibili e produrre un cambiamento concreto attivando un’azione di pulizia in 10 spiagge italiane.
Da marzo e fino al 30 settembre 2018, acquistando in un unico scontrino almeno 3 prodotti P&G e caricandolo sull’apposita sezione del sito di ‘Puliamo le spiagge’ (www.puliamolespiagge.it), per ogni scontrino inserito P&G donerà 3 euro a Legambiente Onlus per la pulizia delle spiagge. L’iniziativa è valida presso tutti i punti vendita Carrefour, Carrefour Market, Carrefour Express.
Inoltre, da oggi e fino al 31 marzo, collegandosi al sito si può scegliere la propria spiaggia preferita tra le 20 presentate come candidate e le 10 spiagge che otterranno più voti nel corso dell’estate saranno pulite dai volontari di Legambiente. Tra le 20 spiagge proposte c’è anche l’Oasi Dunale di Capaccio Paestum.
Ad essa si affiancano Lido di Classe (RA) – Riserva Naturale Statale ‘Duna costiera ravennate e foce del torrente Bevano’, Spiaggia a nord del ‘Lido di Volano’, Comacchio (Fe), Spiaggia di San Nicolò al Lido di Venezia, Spiaggia della Brussa, Valle Vecchia – Caorle (VE), Spiaggia della Maddalusa, San Leone – Agrigento, Spiaggia di Punta Barcarello, Palermo, La spiaggia della Chiaia, Forio D’Ischia (Na), Oasi dei Variconi, Castel Volturno (CE), Spiaggia di Siponto, Manfredonia, Spiaggia di Genova Voltri (GE), Spiaggia di Vernazzola, Genova – Sturla, Spiaggia di Giorgino oltre il Porto Canale, Cagliari, Spiaggia di Giorgino al Villaggio Pescatori, Cagliari, Spiaggia di Solanas, Sinnai (CA), Spiaggia delle Capanne, Principina a Mare – Grosseto, Spiaggia di Ricortola, Marina di Massa, Lido dei Pini, Anzio, Spiaggia di Capocotta, Roma, Spiaggia di Capo Bruzzano, Scogliera di Africo – Bianco (RC).
“Proteggere il pianeta è una responsabilità e un’opportunità. Ci impegniamo ogni giorno per creare prodotti o migliorare quelli esistenti in tutti gli aspetti, dallo sviluppo alla produzione, alla fase d’utilizzo, allo smaltimento, per consentire ai consumatori di compiere scelte più sostenibili salvaguardando l’ambiente e garantendo tramite programmi di responsabilità sociale e ambientale, migliori condizioni di vita per tutti”, dichiara Paolo Grue, direttore commerciale di P&G Italia.
“La condizione attuale dell’ambiente impone a tutti noi, come singoli e come imprese, di considerare attentamente l’impatto delle nostre azioni e abitudini sul nostro Pianeta”, dice Flavia Marè responsabile Assicurazione Qualità e Coordinatrice Corporate Social Responsibility Carrefour Italia.
“Possiamo fare moltissimo per ridurre il problema dei rifiuti in plastica nei mari, sulle spiagge come nei laghi e nei fiumi. Il primo passo è comprendere che il rifiuto che arriva nel mare è un rifiuto mal gestito sulla terraferma e di conseguenza occorre agire proprio su questa filiera, potenziando le politiche di prevenzione e la ricerca scientifica e raccogliendo la sfida dell’economia circolare – sottolinea il direttore generale di Legambiente Stefano Ciafani – E moltissimo possiamo fare noi cittadini attraverso scelte e comportamenti maggiormente consapevoli e sostenibili”.
L’indagine Beach litter 2017 di Legambiente dipinge una situazione critica: su 62 spiagge italiane e in un’area monitorata pari a quasi 170 piscine olimpioniche sono stati trovati una media di 670 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia. Se non si interverrà in maniera decisa, secondo le più recenti proiezioni scientifiche, nel 2050 in mare ci saranno più rifiuti di plastica che pesci.
E il Mediterraneo è una delle aree più colpite al mondo: secondo i dati dell’Unep, l’Agenzia delle Nazioni Unite per la protezione dell’ambiente, ogni giorno finiscono in mare 731 tonnellate di rifiuti.
Una minaccia per tartarughe, mammiferi e uccelli marini, invertebrati e pesci, ossia tutti gli esseri viventi che vivono in contatto con l’ecosistema marino e che nei rifiuti possono rimanere intrappolati, feriti, intossicati o soffocati. Senza contare le conseguenze negative sull’intera catena alimentare e sulle attività economiche con danni meccanici a imbarcazioni e attrezzature da pesca, agli stock ittici, alti costi per la pulizia di mare e spiagge e impatti negativi sul turismo.