Palmieri: non mi arrendo, andiamo avanti fino in Cassazione
ROSCIGNO. I giudici del Tribunale di Salerno hanno condannato in primo grado Pino Palmieri, sindaco di Roscigno, Emilio Stio, Nicola Capo, Luigi Ruocco e Damiano Alessandro, ad un mese di reclusione (pena sospesa) e ad una provvisionale di mille euro per oltraggio a pubblico ufficiale.
I fatti risalgono al maggio del 2012, in occasione delle elezioni amministrative per il rinnovo del consiglio comunale. Secondo le accuse i cinque avrebbero ripetutamente chiamato “venduta” Maria Antonietta Resciniti, presidente di seggio. Le offese sarebbero avvenute al momento della proclamazione degli eletti. Oltre a frasi ingiuriose, secondo le testimonianze, vi sarebbero state urla, applausi di beffa e fischi. La contestazione nacque dal riconoscimento di Armando Mazzei come nuovo sindaco di Roscigno. Un’elezione contestata tant’è che Palmieri presentò ricorso per l’annullamento di due schede contestategli.
Il Consiglio di Stato gli diede ragione determinando un nuovo risultato: per entrambe le liste in campo (Roscigno Unita e Per Una nuova primavera) 249 voti. Fu così necessario andare al ballottaggio, a due anni dal voto, per eleggere il nuovo primo cittadino roscignolo. Dalle urne, questa volta, uscirà vincitore Palmieri.
“Non avrei mai immaginato di essere condannato in I grado per un reato che non ho commesso. Ma non mi arrendo, andiamo avanti fino in Cassazione”, il commento del sindaco di Roscigno che preannuncia ricorso contro la sentenza dei giudici.