Sono solo poche decine i manifesti affissi in città, i candidati hanno preferito i social network
Sala Consilina – per la prima volta nella storia quella che sta per concludersi è stata una campagna elettorale all’insegna della sobrietà “cartacea”, prova di ciò è il fatto che in tutto il comune, che piccolo non è, i manifesti dei candidati affissi dentro e fuori dagli spazi consentiti sono in totale una cinquantina e, nonostante il numero di aspiranti parlamentari candidati sia consistente, oltre ai 5 valdianesi, le facce affisse sui muri sono quasi sempre quelle di un solo candidato. E pensare che fino a qualche anno fa erano ordinarie le guerre notturne tra gli attacchini dei candidati impegnati a coprire con i loro manifesti quelli dell’avversario che a sua volta dopo pochi minuti veniva coperto da quelli di un altro candidato e si andava avanti fino alle prime luci dell’alba. Forse alla base di questa scelta di non investire sulla carta c’è un duplice motivo: da una parte il risparmio economico e dall’altra l’efficacia, a costo zero, data dai post pubblicati sui social network, Facebook in particolar modo. A latitare per le strade cittadine non sono soltanto i manifesti, ma non si vede nemmeno l’ombra dei facsimili di solito messi in bella mostra sui parabrezza delle auto e nei bar confusi tra i volantini dei supermercati e delle catene dei negozi di elettronica, nessuna traccia anche degli adesivi, strumento pericolosissimo perché venivano incollati nei posti più impensabili e l’unico effetto che avevano era quello di convincere l’elettore indeciso a non votare proprio quel candidato perché l’adesivo elettorale era stato incollato sulla portiera della sua auto.