I 5 Stelle incalzano ma Coppola replica: tutto falso
Presentata alla commissione bilancio del comune di Agropoli l’istituzione dell’imposta di soggiorno ed è subito polemica con l’opposizione. Si acuisce la frattura tra la maggioranza guidata dal primo cittadino Adamo Coppola e il consigliere di minoranza Consolato N Caccamo dei cinque stelle. Al centro dello scontro tornano le commissioni di palazzo di città, questa volta a far infuriare l’opposizione è la tassa di soggiorno.
Caccamo accusa la maggioranza di voler solo istituire una nuova tassa: «Da settembre abbiamo intavolato un discorso in seno alla commissione turismo presieduta dal consigliere Nino Cianciola, stavamo ragionando su un programma di investimenti volto alla promozione del turismo, i cinque membri hanno trovato un accordo su una serie di investimenti che rappresentavano un piano di sviluppo ex novo finanziati attraverso una tassa di scopo. La commissione ha pensato anche di formare una consulta degli operatori turistici che avrebbero determinato insieme all’amministrazione l’utilizzo dei fondi provenienti dalla tassa di soggiorno». Caccamo entra nel dettaglio dell’attrito: «L’assessore al bilancio ha portato in seno alla commissione omonima soltanto un’ennesima imposta, tassando tutte le strutture ricettive, perfino le case religiose. Con i proventi di tale tributo non si andranno a finanziare piani di sviluppo turistico ma le somme confluiranno in capitoli di bilancio già esistenti ».
A stemperare i toni della polemica è il sindaco Coppola che risponde ad entrambi i consiglieri di minoranza: «Prima di istituire il regolamento della tassa di soggiorno abbiamo ascoltato tutte le associazioni di categoria, per capire la somma da istituire e la destinazione dei proventi dell’imposta. Si prevede un ricavo di circa 80 mila euro, come potrebbero sanare un bilancio di circa 20 milioni di euro?».