Posta a singhiozzo, disagi nel Cilento

Problema anche nei grandi centri, ma i piccoli Comuni soffrono di più

Di Arturo Calabrese

Problema anche nei grandi centri, ma i piccoli Comuni soffrono di più

Come se non bastasse l’apertura a giorni alterni degli uffici postali, dal mese di dicembre dello scorso anno la consegna della corrispondenza viene effettuata anche in modo discontinuo. Un problema che si registra anche in centri importanti del Cilento come Agropoli e Castellabate ma che nei piccoli paesi, in particolare dell’interno, si amplifica.

I comuni di Rutino, Lustra, Prignano, Omignano, Salento, Stella Cilento e Sessa Cilento sono serviti da un unico ufficio di smistamento che, però, nel giorno in cui è attivo non riesce a soddisfare le esigenze di tutti i centri, complice la presenza di pochi postini. Ed è qui che si manifestano i disagi: alcuni giorni la consegna salta perché il comprensorio da servire è troppo ampio per essere coperto in un sol giorno e quindi si registrano casi in cui la corrispondenza non è stata consegnata per oltre 7 giorni.

Una situazione che causa ai cittadini numerosi disagi come ad esempio bollette e fatture scadute o addirittura mai recapitate. Significativo quanto accaduto ad un negoziante di Torchiara. «A causa di un’ordinazione errata – spiega – ho dovuto effettuare un reclamo. Per avere il rimborso dovevo consegnare dei documenti entro una precisa data ma l’accettazione del reclamo con le indicazioni per tale richiesta è arrivata oltre il termine massimo ed io ho perso una somma considerevole».

La maggior parte degli utenti, negli ultimi giorni, ha ricevuto le bollette dell’energia elettrica già scadute. «Ho dovuto pagare la bolletta in ritardo – dice una donna – e avrò problemi i con le prossime fatturazioni, sulle quali potrei trovare la mora. Ho contattato anche l’Ente che eroga l’energia elettrica ma la consegna in ritardo non è contemplata nelle giustificazioni per i pagamenti oltre scadenza».

Il problema della consegna a giorni alterni ha fatto muovere alcuni sindaci del comprensorio, ma si tratta di decisioni calate dall’alto contro cui nulla possono gli amministratori locali. Poste Italiane, nell’ambito di una politica di risparmio, ha tagliato uffici e dipendenti creando il caos a cui si assiste attualmente. Disagi denunciati anche dai postini: «Ci dislocano in vari paesi anche lontani dal nostro luogo di residenza – dice uno di loro che vuole rimanere anonimo – creandoci dei problemi per trovare i destinatari delle corrispondenze. Oltre a ciò ci sono dei giorni in cui siamo costretti a portare con noi una molte considerevole di lettere e pacchi e puntualmente non riusciamo completare i recapiti».

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