Giudizio avviato per dei ritardi nella restituzione dei soldi di due libretti dormienti
Poste Italiane è stata condannata al pagamento di 1.300,14 euro come risarcimento danno per i ritardi nella restituzione dei soldi di due libretti dormienti e per i relativi interessi. È quanto ha deciso il giudice di pace di Sala Consilina Antonio Capozzolo. Secondo quest’ultimo la mancanza in movimentazione dei rapporti contrattuali per più di dieci anni Poste deve inviare una comunicazione al titolare del rapporto mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento e soltanto dopo 180 giorni, se non avrà ricevuto risposta, o se il rapporto non viene rivitalizzato, quel denaro potrà essere trasferito al fondo dei rapporti dormienti.
La causa aveva preso il via dopo che nel dicembre del 2008 un correntista valdianese aveva scoperto che il «libretto postale era diventato dormiente» per cui le somme erano state devolute al fondo. Fu spedita domanda di rimborso cosa che avvenne solo parzialmente quattro anni dopo. Di qui il ricorso contro Poste Italiane.