Sarà possibile suonare, registrare audio o video, reclutare band, organizzare eventi e promuoverli
SAPRI. «Oggi per noi è un gran giorno. Oggi nasce il sito della Bam Factory. Dentro ci troverete i nostri sforzi, il nostro sudore, la nostra passione, e ciò che essi hanno prodotto in termini di risultati. Ma soprattutto ci troverete una visione, un’unità d’ispirazione. Già, perché dare coerenza a un progetto che si articola in molteplici percorsi, che mette assieme i pensieri, le abilità, le ambizioni più disparate, non è facile». E’ quanto sostengono i ragazzi della Bam, un luogo di incontro e socialità nato dal nulla a Sapri.
Ristrutturando la vecchia falegnameria comunale un gruppo di giovani ha messo in piedi una sala prove, uno studio di registrazione e uno spazio culturale portato avanti senza scopo di lucro.
Ora i ragazzi dell’associazione BAM! – Bottega Artistico Musicale, vogliono andare oltre. Con Bam Factory, infatti, sarà possibile registrare un brano, un EP, un album (Studio di registrazione); realizzare un video o un cortometraggio (Videoclip e Cortometraggi); provare i propri pezzi in un’atmosfera ideale per la musica (Sala prove); curare la grafica, creare loghi, siti web, book fotografici, locandine (Visual arts, Foto e Creazione siti web); trovare le parole adatte alla propria musica, o musicare un testo, oppure arrangiare, sviluppare con coerenza una canzone (Scrivi la tua musica); provare l’ebbrezza del «Basement», un video live (a porte chiuse) in cui tutto – immagini, suoni, spazi, interazioni – è creatività e sperimentazione (Basement); reclutare band interessanti per il proprio locale, organizzare eventi, pubblicizzarli attraverso un ufficio stampa.
«Sono trascorsi 4 anni sono sembrati un attimo – spiegano dall’associazione – Già, un solo, bellissimo attimo: a tratti indefinibile, capace di catturare moltitudini, tutt’un insieme di sforzi, relazioni, promesse, passioni, litigate, riconciliazioni. Un attimo che si snoda come un sentiero, una strada che abbiamo scelto di percorrere assieme, di cui voi siete parte essenziale. Questo tempo ha generato frutti, ha fatto sì che molti di noi crescessero, come persone e professionisti. Ci ha messo alla prova. E noi l’abbiamo accettata, accolta, abbiamo scelto di farne qualcosa dei nostri impulsi, delle nostre fantasticherie, delle nostre determinazioni. 4 anni d’incontri, sfide e parole bruciate sulle labbra… E dove va tutto questo? dove finisce?»