Nel 2018 aumenti a Camerota, Sapri e Centola. Nuove istituzioni a Capaccio Paestum ed Agropoli
Continuano le modifiche ai regolamenti per l’applicazione della tassa di soggiorno. Dopo Centola è la volta di Sapri. Nel Comune capofila del Golfo di Policastro, in realtà, la previsione di aumentare l’imposta era stata già avanzata da settimane. Nonostante le polemiche di minoranza e titolari di strutture ricettive la giunta è andata avanti approvando le nuove tariffe: dal 31 maggio al 30 settembre pernottare a Sapri porterà all’applicazione di un supplemento di un euro per alberghi, residenze turistico-alberghiere fino alla terza categoria, 1,50 per alberghi, residenze turistico-alberghiere fino alla quarta categoria, 75 centesimi per campeggi e villaggi turistici, 1 euro per bed & breakfast ed agriturismi, 20 centesimi per ostelli gioventù e 1,50 per case per ferie e case vacanza. Negli altri otto mesi il costo si riduce: 50 centesimi per alberghi, campeggi, villaggi e residence, bed & breakfast e agriturismi, 1 euro per case per ferie e vacanza e 10 centesimi per ostelli. La tassa di soggiorno dovrà essere versata fino ad un massimo di 10 giorni consecutivi di permanenza sul territorio. Oltre agli aumenti prevista anche un’estensione dei tempi di applicazione: prima, infatti, si faceva riferimento ai soli mesi di luglio e agosto.
Non solo Centola e Sapri hanno aumentato il tariffario ed esteso il periodo di applicazione dell’imposta: a fare da apripista era stata Camerota che nell’ottobre scorso aveva deciso di applicare l’imposta di soggiorno a tutto l’anno solare con le seguenti tariffe: Gennaio – Febbraio – Marzo – Aprile – Maggio 0,50€; Giugno – Luglio – Agosto – Settembre 1,00€; Ottobre – Novembre – Dicembre 0,50€.
Oltre agli aumenti da segnalare nuove introduzioni dell’imposta: dal 2018, infatti, si pagherà anche a Capaccio Paestum ed Agropoli che si aggiungono ad Ascea, Pollica, San Giovanni a Piro, Vibonati e appunto Sapri, Camerota e Centola.