De Felice contro Squillante, due filosofie calcistiche diverse
L’importantissima vittoria ottenuta dalla Gelbison domenica scorsa contro il Roccella, ha posto i rossoblu di De Felice in una quasi assoluta situazione di tranquillità. La salvezza diretta ormai dovrebbe essere praticamente un gioco da ragazzi, dati i 9 punti di vantaggio sulla Palmese. In questo contesto va decisamente apprezzato il lavoro del tecnico di San Severo, incentrato su un marcato pragmatismo tattico che ha fatto si che in ogni partita la Gelbison sia sempre una delle formazioni più ostiche da affrontare, se escludiamo le uniche due gare sinora steccate dal punto di vista prestazionale, entrambe accadute in una trasferta siciliana contro Igea Virtus e Messina. I vallesi tuttavia, per evitare incaute sorprese, devono compiere un ultimo sforzo, nelle undici partite rimanenti. A partire dall’ostica trasferta del Solaro di Ercolano, contro i granata allenati da Gigi Squillante.
Si tratta questa, di una formazione costruita per disputare un campionato di vertice, dopo i patemi dello scorso anno. Nelle ultime quattro gare, l’Ercolanese ha alternato vittorie e sconfitte, avvenute entrambe in trasferta contro Nocerina e Gela. Il credo tattico di questo vulcanico, ma preparatissimo allenatore è il 4-3-3. L’ex tecnico della Sarnese infatti, che la società dei presidenti Annunziata e Mazzamauro ha definito ”intoccabile” nei giorni scorsi, basa il gioco della propria squadra su di un marcato dinamismo, dettato dagli inserimenti dei centrocampisti, che spesso rende la formazione granata anche spettacolare e bella da vedere. Una formazione che dispone di due buoni terzini under come Todisco ed Esposito, ma che a centrocampo ha aggiunto la qualità ed i piedi buoni dell’argentino Bruno Pezzella, regista basso davanti alla difesa, ex Akragas e Messina e che è fratello di Germàn, giocatore della Fiorentina. Suo compagno di reparto è il capitano Costantino, che l’anno scorso visse un ottima stagione nel girone H anche dal punto di vista realizzativo con Campana in panchina. Ercolanese che gioca davanti con attaccanti piuttosto tecnici come Gianmarco Tedesco e soprattutto il centravanti Bruno El Ouazni, giocatore dotato di una struttura fisica notevole, che ha già marcato la sua esperienza nei vesuviani con 13 reti in stagione. Nell’Ercolanese vi è anche il giocatore di proprietà dell’Agropoli Hassen Rekik, che sta molto crescendo dal punto di vista realizzativo con Squillante, e una particolarità: il centrocampista 18enne, Alessandro Coppola (di proprietà del Torino) che con i suoi 2 metri e 5 centimetri è il secondo giocatore più alto del mondo dopo il portiere Van Hout della squadra belga del Westerloo. E’ ovvio quindi, che contro una formazione di tal spessore, la Gelbison dovrà tirar fuori la prestazione di grande temperamento che però, va sottolineato, qualche volta c’è stata contro squadre di grande forza tecnica come il Troina. Assai opportuno quindi per le caratteristiche vallesi, in questa partita riproporre un centrocampo folto: la cerniera Uliano-Cammarota funziona, anche perchè nelle ultime partite si avvale del prezioso contributo di Fabrizio De Luca, giocatore abile negli inserimenti e che sovente trova anche la via della rete. Manzillo inoltre, si è dimostrato, domenica scorsa al rientro, quel giocatore di gran personalità che è sempre stato, trascinando la squadra al successo contro il Roccella nella miglior stagione della carriera dell’ ex Isernia e Sapri. In partite come queste le sue doti da leader potrebbero ancora una volta fare la differenza. Sugli esterni probabile il ballottaggio Mejri-Mustone mentre davanti Tandara, dopo il gol segnato domenica scorsa, potrebbe ancora una volta partire titolare, in coppia con Fabio De Luca. L’incontro del Solaro verrà diretto da Caldera di Como, gli assistenti saranno Giulia Petrini di Rieti e Marollo di Vasto. All’andata finì 1-0 per la Gelbison, segnò Manzillo su calcio di rigore nei minuti conclusivi della gara. Fischio d’inizio alle ore 14,30 di domenica 18 febbraio.