“Tituccio” Domenico Vessicchio
Per molti anni è stato l’indiscusso protagonista del Carnevale di Agropoli. Era più che un capo; era una figura carismatica che riusciva a catalizzare intorno a sé l’intero Rione Marina, coinvolgendo numerose persone nel dare un consistente contributo alla preparazione del Carro Allegorico. La sua era una presenza temuta e, allo stesso tempo, rassicurante. Era il punto di riferimento di tutti. Con “Tituccio” collaboravano magnificamente il compianto Rinaldo Rizzo, Ciccio u’ calabrese e Aldo Cimadomo, conosciuto come “U’ russo”.
Un carro, in particolare, è rimasto nella mente e nel cuore di Tituccio, quello che raffigurava “I Cannibali”, una rappresentazione indimenticabile degna del più famoso Carnevale di Viareggio. Appartengono, comunque, alla storia del Carnevale Agropolese, anche i carri degli Indiani, dei Pirati e dei Mostri, tutti regolarmente premiati. ”U’ Tranese”, così chiamato perché proveniente da Atrani, è molto legato alla maschera del pirata, un travestimento semplice, ma particolarmente efficace.
Negli ultimi anni Tituccio si è dedicato ad interpretare personaggi famosi come Papa Giovanni Paolo II e Mosè. Ora si gode la sua meritata pensione e quando può, visto che vive al nord, assiste con passione alla moderne sfilate carnevalesche agropolesi. (L’articolo è tratto dal libro “La Storia del Carnevale Agropolese” di E. Apicella).