Il nome dell’ex sindaco Alfieri nella “lista nera” del M5S
Nel centro destra e nel centro sinistra ci sono personaggi impresentabili. E’ quanto sostiene il candidato premier del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio. Sul blog di M5s Di Maio fa nomi e cognomi: una lista di candidati del Pd e un’altra del centrodestra nella quale indica per ciascun nominativo anche le motivazione che li riguardano.
Nell’elenco c’è anche l’ex sindaco di Agropoli Franco Alfieri, legato ad alcune vicende giudiziarie.
Gli impresentabili del Pd secondo Di Maio:
Luciano D’Alfonso, governatore della Regione Abruzzo, indagato a Pescara e a L’Aquila, per una inchiesta su appalti regionali e sul recupero del complesso che ha ospitato il mercato ortofrutticolo pescarese.
Vito Vattuone, capolista del Pd nel collegio plurinominale per il Senato in Liguria, coinvolto nella vicenda dei rimborsi regionali.
Claudio Mancini (proporzionale Camera Latina), Carlo Lucherini (uninominale Senato Guidonia), Bruno Astorre , (proporzionale Senato), Claudio Moscardelli, rinviati a giudizio perché coinvolti nell’inchiesta sui rimborsi e le spese di rappresentanza del gruppo.
Ferdinando Aiello, Brunello Censore e Antonio Scalzo in Calabria, rinviati a giudizio nel luglio scorso (ma Di Maio non spiega per cosa)
Angelo D’Agostino, imputato in un processo a Roma per una storia di certificati falsi.
Vittorino Facciolla, assessore regionale all’Agricoltura in Molise, indagato nell’ambito di un’indagine sui Peu (Progetti Edilizi Unitari), fondi per la ricostruzione post sisma in Molise.
De Luca junior, figlio del governatore della Campania, imputato di bancarotta fraudolenta per il crac della società immobiliare “Ifil”.
Umberto Del Basso De Caro, accusato di tentata concussione.
Franco Alfieri, il “signore delle fritture”, condannato in appello a restituire 40.000 euro al Comune di Agropoli e imputato per omissione in atti d’ufficio.
Luca Lotti, indagato per favoreggiamento e rivelazione di segreto istruttorio nel caso Consip.
Gli impresentabili del centrodestra secondo Di Maio
Luigi Cesaro, detto “Giggino a’ purpetta”, indagato per voto di scambio in riferimento alle ultime elezioni regionali e per minacce a pubblico ufficiale aggravato dalla finalità mafiosa.
Antonio Angelucci, condannato in primo grado a un anno e 4 mesi per falso e tentata truffa per i contributi pubblici percepiti tra il 2006 e il 2007 per i quotidiani ‘Libero’ e ‘il Riformista’
Ugo Cappellacci, capolista in Sardegna, ex governatore
Michele Iorio, condannato a 6 mesi di reclusione per abuso d’ufficio e a un anno di interdizione dai pubblici uffici.
Urania Papatheu, candidata nel Catanese, condannata in primo grado per la vicenda dell’ex Ente fiera di Messina.
Edoardo Rixi, Lega, assessore regionale in Liguria e imputato per le spese in Regione Liguria.
Umberto Bossi, condannato a 2 anni e 3 mesi per aver usato i soldi del partito a fini privati
Roberto Formigoni, condannato per corruzione a sei anni e imputato in altri processi