L’Ente si costituirà parte civile nei procedimenti penali per femminicidio e atti di violenza
SANZA. In Europa ogni giorno 7 donne vengono uccise dal proprio partner; l’Italia registra dall’anno 2011 in poi circa 100 casi all’anno di donne uccise. Numeri preoccupanti che hanno fatto crescere la tendenza da parte degli Enti a porre in essere tutte le azioni giuridiche utili e necessarie per tutelare le vittime e preservare il proprio territorio da fenomeni di violenza nei confronti delle donne e dei minori.
E questo è anche il caso del Comune di Sanza. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Vittorio Esposito, ha annunciato che si costituirà parte civile in procedimenti penali per femminicidio e atti di violenza nei confronti di donne e minori.
“Anche il nostro Comune non nasconde né minimizza gli atti di violenza sulle donne, sui minori e sui soggetti più vulnerabili che vivono sul suo territorio, ma intende rispondere con i mezzi, leciti ed incisivi, che la legge mette a disposizione”, fanno sapere da palazzo di città.
Per questo la giunta comunale ha approvato un atto di indirizzo con il quale stabilisce che si costituirà parte civile nei procedimenti penali o attraverso Associazioni che possano sostenere giudizialmente gratuitamente il Comune, o mediante incarico da conferire autonomamente. Le somme eventualmente percepite dall’Ente a titolo di risarcimento danni, patrimoniale e non, saranno devoluto ai Servizi Sociali del Comune di Sanza.
Nelle scorse settimane anche Padula aveva approvato la medesima delibera.