Comune cilentano dice si all’istituzione di un commissariato della Polizia di Stato sul territorio

Anche il comune di Celle di Bulgheria sollecita l'istituzione di un commissariato sul territorio cilentano. Stranieri irregolari, aumento della popolazione nel periodo estivo ed interesse da parte della criminalità organizzata; questi i motivi della richiesta.

Di Debora Scotellaro

La proposta era partita dal Nuovo Sindacato di Polizia

L’amministrazione di Celle di Bulgheria, guidata dal sindaco Gino Marotta, ha proposto, in modo formale attraverso delibera, di istituire un Commissariato della Polizia di Stato nel Cilento.
La giunta accoglie la proposta dei sindacati di Polizia al fine di garantire una maggiore sicurezza, in quanto il Cilento è un’area ad elevata densità demografica e gli Uffici della Polizia di Stato dislocati sul territorio risultano non sufficienti.

A rafforzare la decisione del Comune di Celle di Bulgheria c’è l’aumento incontrollato del numero di stranieri irregolari, un fenomeno non più contenibile dalle sole forze dell’ordine presenti sul posto. Inoltre l’economia del Cilento si basa principalmente sul settore turistico, questo comporta l’aumento della popolazione nei mesi estivi e predispone il comprensorio alla possibilità di illeciti. Sono i dati a confermare quest’ultimo fatto, le relazioni semestrali della DIA (Direzione Investigativa Antimafia) evidenziano chiaramente come il Cilento sia una zona di interesse per il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti dove in passato sono stati rintracciati ed arrestati alcuni latitanti pericolosi.

Inoltre le stesse fonti confermano come l’area del medio e basso Cilento, a forte vocazione turistica, confinante con la Calabria, appare esposta a possibili investimenti immobiliari ed imprenditoriali da parte della criminalità organizzata napoletana, casertana e calabrese. Viene evidenziato altresì il rapporto tra famiglie del posto con cosche dell’alto Ionio e Tirreno cosentino, questo è quanto emerge dall’operazione “Frontiera” conclusa dall’Arma dei carabinieri nel mese di Luglio 2016 con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di 58 indagati per associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, rapina, usura ed altri reati gravi.

Di qui la decisione del Comune di aderire alla proposta del Nuovo Sindacato di Polizia.

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