Entrambi non candidati alle prossime elezioni
Finisce, per ora, l’era Valiante. Il deputato uscente del Pd non è stato ricandidato per decisione della maggioranza Dem.
Simone Valiante contava di essere nuovamente in corsa per il Parlamento come esponente della corrente Emiliano che da alcuni mesi aveva abbracciato. Una scelta che, con grande sorpresa, non ha ripagato.
Discendente di una famiglia attiva da decenni nella politica cilentana e campana, Simone Valiante è l’erede del padre Antonio, già parlamentare e vicepresidente della Regione.
Alla Camera dei Deputati era stato eletto nel 2013 nella circoscrizione Campania 2. Precedentemente era stato per 10 anni sindaco di Cuccaro Vetere, dal ’99 al 2009. Nello stesso comune è stato anche vicesindaco. Nel 2004 è stato eletto consigliere provinciale.
La sua attività in Parlamento si conclude con ben 370 atti, 50 presentati come primo firmatario e 320 come co-firmatario. Molto attivo anche per il territorio, aveva portato in parlamento questioni importanti come quelle relative all’ospedale e al tribunale di Vallo della Lucania e di Sala Consilina, a Velia, alla viabilità sul territorio.
E’ stato presente all’81% delle votazioni.
Non era attesa neanche la mancata candidatura di Sabrina Capozzolo considerato il ruolo di spicco ricoperto all’interno della segreteria nazionale del partito.
In parlamento ha partecipato al 64% delle votazioni, ha presentato 55 atti come primo firmatario e 255 come co-firmatario. Per il Cilento e il Vallo di Diano ha comunque proposto talune interrogazioni relative a questioni importanti come la Sanità, la centrale Serna di Montesano, la Cilentana, la pesca ed una questione elettorale relativa a Rutino.