Anche un defunto coinvolto nel meccanismo messo in atto da 3 agenti assicurativi di Sala Consilina, Sassano e Monte San Giacomo
Monte San Giacomo – Sono tutte di Monte San Giacomo e quasi tutte donne le persone finite al centro della truffa ai danni di una compagnia assicurativa di Milano e del Servizio Sanitario Nazionale scoperta dai Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina grazie all’indagine “Crash”, coordinata dalla Procura della Repubblica di Lagonegro. Nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari, notificato a 66 persone viene descritto il meccanismo della truffa messo in atto da tre agenti assicurativi, un 45enne di Monte San Giacomo, un 30enne di Sassano ed un 30enne di Sala Consilina accusati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa pluriaggravata. I tre finiti al centro dell’inchiesta all’epoca dei fatti contestati ricoprivano i ruoli di titolare, subagente e dipendente di un’agenzia assicurativa ubicata nel comune di Atena Lucana e non più in attività da circa due anni. Sul registro degli indagati sono finiti anche altri valdianesi residenti a Teggiano, Sala Consilina, Atena Lucana, una donna rumena residente a Padula, Monte San Giacomo, Sassano, Montesano sulla Marcellana e San Pietro al Tanagro. Le indagini sono partite in seguito ad alcune insolite notifiche effettuate da vari Enti nei confronti di residenti nel Vallo di Diano che, negli anni 2013, 2014 e 2015, si sono visti recapitare a casa lettere da parte di compagnie assicurative per incidenti stradali, contravvenzioni ed altri atti relativi ad autovetture a loro sconosciute e non in loro uso o possesso. Gli agenti assicurativi generavano falsi passaggi di proprietà di veicoli o falsi contratti di permuta/conto vendita di autovetture, intestandoli a persone ignare: e vittime venivano scelte tra i clienti dell’agenzia assicurativa con le classi di merito più basse e, quindi, economicamente più vantaggiose. Successivamente venivano emesse valide polizze per i clienti compiacenti, perlopiù cittadini residenti nelle province di Napoli, dell’agro Nocerino-Sarnese nonché dell’area della Piana del Sele, aree aventi costi assicurativi più alti, i quali acquistavano polizze emesse sulle targhe delle loro autovetture, a nome di terzi ignari, così da risultare coperti sia in caso di sinistri stradali che nei controlli di polizia, contestualmente ottenendo un risparmio sui costi assicurativi. In alcuni casi venivano anche falsificate le attestazioni che indicavano il trasferimento di residenza a Monte San Giacomo degli intestatari della polizze così da pagare un prezzo notevolmente più basso rispetto a quello che avrebbero pagato nel loro reale comune di residenza ubicato nell’agro Nocerino Sarnese o nella Piana del Sele. In un caso invece la polizza è stata intestata ad una persona, residente a Monte San Giacomo, ma defunta. Complessivamente il giro di affari illecito grazie alla stipula di 72 contratti assicurativi è stato stimato in 300.000 euro circa.