Agropoli, 49enne morto in ospedale: martedì autopsia

Sei sanitari indagati

Di Paola Desiderio

Sei sanitari indagati

AGROPOLI. Sono sei le persone «avvisate» per la morte di Lucio Martinelli, il 49enne deceduto venerdì scorso all’ospedale di Agropoli, dov’era stato ricoverato con i sintomi di una forte influenza. Gli avvisi, come previsto in questi casi, sono stati notificati al personale sanitario che ha tenuto in cura Martinelli prima del decesso. L’esame autoptico, che verrà effettuato nella sala mortuaria dell’ospedale, dove la salma è stata trasferita dopo la morte dell’uomo, si terrà martedì.

Nel frattempo, sia la famiglia della vittima che le persone indagate, potranno nominare propri periti di parte per assistere all’autopsia che sarà effettuata dal medico legale nominato dalla Procura di Vallo della Lucania, che coordina le indagini dei carabinieri della compagnia di Agropoli, diretti dal capitano Francesco Manna.
Il sequestro della cartella clinica e della salma del quarantottenne, sono avvenuti venerdì mattina, a seguito della denuncia sporta dai familiari dell’uomo ai carabinieri della stazione di Agropoli, guidati dal maresciallo Vincenzo Di Liberto.

Lucio Martinelli era arrivato in ospedale giovedì scorso. Aveva la febbre molto alta e i classici dolori causati dall’influenza di cui proprio in questo periodo si sta registrando il picco massimo. Le cure seguite fino a quel momento a casa non avevano sortito il miglioramento previsto e sperato. Per cui era stato ricoverato in Medicina e sottoposto ad altri cure. Ma venerdì mattina ha avuto un arresto cardiaco ed è morto. Per i medici la morte sarebbe avvenuta per cause naturali. I familiari vogliono saperne di più, essere sicuri che sia stato fatto tutto ciò che era necessario per salvarlo.
Con la loro denuncia è partita l’inchiesta, che dovrà chiarire come sono andate esattamente le cose. Le prime risposte dovrebbero arrivare proprio dagli esiti dell’autopsia.
Lucio Martinelli era originario del napoletano, ma viveva da molti anni ad Agropoli. Era sposato e padre di due figli. Lavorava in una pescheria e saltuariamente con la ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti, sul territorio comunale di Agropoli.

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