Riperimetrazione delle zone D del Parco, Castellabate chiede commissariamento dell’Ente

"Scelta necessaria perché è arrivato il momento dare un segnale forte a questo territorio"

Di Elena Matarazzo

“Scelta necessaria perché è arrivato il momento dare un segnale forte a questo territorio”

CASTELLABATE. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Costabile Spinelli, ha chiesto il commissariamento del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni per la materia che attiene al piano Parco. Già dal suo insediamento la giunta comunale ha chiesto la riparametrazione delle zone D di promozione economica e sociale. Diversi i solleciti, le riunioni e gli incontri, in seguito ai quali, però, non vi sono stati provvedimenti concreti.

Così, dopo l’ultima nota inviata dall’Ente al Parco rimasta senza risposta, è arrivata la decisione di chiedere con una delibera di giunta il commissariamento del Parco per quel che attiene la valutazione del Piano Parco e la sua riperimetrazione. “La legge ce lo permette – spiega Spinelli – è una scelta necessaria perché è arrivato il momento dare un segnale forte a questo territorio. Quindi chiederemo di intervenire a terzi affinché venga nominato un commissario che riceva le istanze dei diversi comuni interessati da questa problematica”. “Purtroppo – conclude Spinelli – su questa problematica vi è un silenzio assordante, evidentemente sono tutti alle prese con altri problemi e dimenticano le esigenze reali del territorio”.

Nel 2011 il Consiglio Comunale di Castellabate chiese per la prima volta la riperimetrazione delle zone D: «Tali zone – si precisava in una nota – si riferiscono ad ambiti profondamente modificati dai processi di antropizzazione, destinati ad ospitare attività e servizi utili alla fruizione e alla valorizzazione del Parco e allo sviluppo economico e sociale delle comunità locali, come le attività residenziali, artigianali, commerciali, industriali, ricettive, turistiche e agrituristiche, ricreative e sportive. Tale norma può essere modificata con la procedura prevista dall’articolo 4 della legge regionale n.13/2008 sul Piano Territoriale Regionale»

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