Istanza al Tribunale, chiesto lo scioglimento
VALLO DELLA LUCANIA. Rifiuti nel Cilento. Arriva in tribunale lo scioglimento della Yele. I componenti del consiglio di Amministrazione sono tutti dimissionari, anche i soci hanno gettato la spugna. La società in poche parole è fuori gioco.
Il collegio sindacale ha chiesto quindi l’intervento della magistratura per accertare la presenza di cause determinanti lo scioglimento della società che da quindici anni si occupa del ciclo di rifiuti in 48 comuni del Cilento.
La società, si legge nell’istanza presentata in Tribunale, registra la continua e reiterata impossibilità di funzionamento dell’assemblea per il totale assenteismo di tutti i soci regolarmente convocati ben quattro volte nell’ultimo mese. Per il Collegio sindacale la Yele va sciolta anche per la mancata approvazione dei bilanci del 2015 e 2016. L’ultimo bilancio approvato risale al 2014. Nella nota si fa riferimento ad un deterioramento funzionale della società che di fatto nello stato attuale non è più in grado di perseguire oggetto sociale. Si parla di una paralisi irreversibile che ha portato la società a non poter più svolgere alcuna funzione al servizio del territorio.
Un triste epilogo per la Yele, società che ha scritto una delle pagine più brutte del territorio cilentano. Chiude con 20 milioni di debiti ed altrettanti crediti, decine di lavoratori da sistemare e stipendi arretrarti da pagare.