Torchiara: un bollino di qualità per chi usa buste biodegradabili, ma è polemica

"Proposta darebbe importanza a polemica nata sui social"

Di Arturo Calabrese

“Proposta darebbe importanza a polemica nata sui social”

Un tema molto dibattuto negli ultimi tempi è quello delle buste biodegradabili divenute obbligatorie, col nuovo anno, per l’acquisto di frutta e verdura. Si tratta di una normativa europea che l’Italia ha celermente recepito e applicato. Sulla questione è intervenuta anche Legambiente nazionale invitando al riutilizzo delle buste per limitare l’inquinamento.

Dice la sua anche Adriano Maria Guida, presidente del circolo Ancel Keys – Alto Cilento di Torchiara: «Innanzitutto non si può parlare di tassa occulta, perché da sempre il consumatore paga il costo dell’imballaggio del prodotto ma ad oggi è semplicemente reso visibile per sensibilizzare i cittadini sul problema dell’inquinamento, derivato dall’uso eccessivo della plastica». Il circolo cilentano si unisce all’appello nazionale dell’associazione ambientalista ai Ministeri dell’Ambiente e della Salute per la diffusione di sacchetti riutilizzabili, come le retine. Inoltre il circolo intitolato ad Ancel Keys, al fine di diffondere maggiormente la sensibilizzazione sul tema ambientale, lancia un’iniziativa: «Tutte le attività commerciali del territorio di competenza che utilizzeranno sacchetti biodegradabili – dice – riceveranno un adesivo da esporre sulla vetrina del proprio negozio. Un bollino di qualità, che diventa simbolo di garanzia per il rispetto dell’ambiente. Ci auguriamo che in tanti aderiranno all’iniziativa per contribuire a un mondo più verde».

L’idea è stata bocciata dai commercianti del comprensorio che l’hanno ritenuta «inutile e insensata perché siamo costretti per legge ad usare i sacchetti biodegradabili. Apporre un bollino sulle nostre vetrine non serve a niente – dicono – ma soltanto a dare valore e importanza ad un polemica nata sui social per avere qualche mi piace. Tra l’altro lo stesso bollino dovrebbe essere in carta riciclata e non plastificata, per rimanere fedeli alla linea. I problemi, anche qui a Torchiara, sono ben altri».

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