“Il tempo delle scuse è finito, l’amministrazione intervenga”
AGROPOLI. In città c’è un allarme sicurezza. E’ quanto sostiene Giovanni Basile, presidente dell’associazione Camelot e a capo del Movimento Noi con Salvini sul territorio.
Per Basile l’omicidio della 49enne cinese, rinvenuta morta in un appartamento di via Caravaggio, non è da sottovalutare e non mancano accuse al sindaco Coppola che si era detto shoccato per l’episodio. “Mi ha sorpreso molto la sua dichiarazione, noi cittadini dovremmo ritenerci shoccati e non lui, visto che la risposta data dall’amministrazione Coppola e quella Alfieri in questi anni in termini di sicurezza è stata scadente”.
Il riferimento è in particolare al mancato funzionamento delle telecamere; ciò ha costretto i carabinieri ad acquisire elementi utili alle indagini rivolgendosi a negozianti e proprietari di private abitazioni. “Eppure – precisa Basile – ricordo che l’amministrazione ha speso migliaia di euro per una videosorveglianza che non funziona”. Per il presidente dell’associazione Camelot, dunque, era necessario utilizzare meglio le risorse del Comune e soprattutto impiegare diversamente i fondi ottenuti grazie all’autovelox, ad esempio investendo sulla Polizia Municipale e prevedendo dei turni straordinari, anche di notte, in modo che “i cittadini si sentano più sicuri”.
Ulteriore dato negativo la perdita del presidio Polfer e la mancata richiesta da parte del Comune di Agropoli di un commissariato di Polizia come chiedevano i sindacati.
“Queste sono le cose che a noi shoccano e purtroppo un omicidio all’anno è tanto – chiosa il presidente dell’associazione Camelot – L’epoca delle scuse è finita”.