Nove sanitari indagati
AGROPOLI. Si terrà domani l’esame autoptico che permetterà di sapere qualcosa di più sulle cause del decesso del bimbo nato morto all’Istituto Clinico Mediterraneo di Agropoli (ex Clinica Malzoni).
Nel frattempo sono stati già notificati nove avvisi ad altrettanti componenti del personale sanitario entrati in contatto con la mamma del piccolo prima e durante il parto. La prassi prevede, infatti, che vengano informati e possano nominare periti di parte per assistere all’autopsia. Così come anche i genitori potranno nominare un medico legale di fiducia per assistere all’esame che verrà eseguito dal medico nominato dalla Procura di Vallo della Lucania che coordina le indagini. Tra le ipotesi che verranno verificate c’è quella di un soffocamento causato dal cordone ombelicale.
Il dramma si è consumato giovedì sera, quando i genitori del bimbo, da Campagna, dove vivono nella frazione Quadrivio, sono arrivati in clinica perché era arrivato il momento di far nascere il loro bambino. I nove mesi di gravidanza erano trascorsi senza particolari problemi e nessuno fino a quel giorno si aspettava che qualcosa potesse andare storto. La mamma è stata portata in sala parto per essere sottoposta a un cesareo e il papà è rimasto in sala d’attesa aspettando la lieta notizia. Invece, in pochi minuti, dalla gioia più grande per ogni genitore sono passati al più profondo dei dolori: i medici gli hanno comunicato che il loro bimbo era nato morto.
La coppia di Campagna vuole sapere perché quel bimbo tanto desiderato è venuto al mondo senza vita. Per questo ha sporto denuncia ai carabinieri della stazione di Agropoli, facendo partire l’inchiesta con la quale si cercherà di fare luce sulla vicenda. La cartella clinica è stata posta sotto sequestro, come la salma del piccolo, trasferita poi all’obitorio dell’ospedale San Luca dove martedì verrà effettuata l’autopsia.