Con l’anno nuovo arriva la tassa di soggiorno. Adozione anche a Capaccio Paestum

Anche Agropoli potrebbe adottarla

Di Emilio Malandrino

Anche Agropoli potrebbe adottarla

Il 2018 sarà segnato anche da una raffica di rincari che riguarderanno la tassa di soggiorno. Dopo l’eliminazione del divieto da parte del Governo, ora i comuni italiani sono liberi di mettere il balzello. E così si preparano a farlo più di 100 comuni. Tra questi anche Capaccio Paestum che con il nuovo anno ha introdotto la tassa con un obiettivo dichiarato: ottenere i fondi per offrire più servizi.

La tassa sui turisti l’anno scorso in Italia ha prodotto oltre 460 milioni di euro di gettito.

Nel 2018 i Comuni che imporranno la tassa saranno quasi 850. E i comuni che invece già la imponevano? C’è chi ha provveduto ad aumentare il balzello. Come Firenze, dove da quest’anno il rincaro sarà di 50 centesimi per gli alberghi da 1 a 3 stelle, di 30 per quelli a 4 stelle e raddoppia da 1,50 a 3 euro per affittacamere ed Airbnb. A Riccione aumenti del 20-30%; in Trentino 50 centesimi in più per tutte le tipologie di alberghi a San Martino di Castrozza, Primiero e Vanoi. Sull’isola di Ischia 5 Comuni su 6 hanno invece uniformato l’imposta estendendola a tutto l’anno. A Matera aumenti del 100% con gli hotel a 4 e 5 stelle che passano da 2 a 4 euro, mentre B&b e case vacanze salgono a 1 a 2 euro.

Nel Cilento sono molti i Comuni che hanno deciso di adottarla già in passato, da Ascea a Sapri, passando per Pollica, Centola, Camerota, San Giovanni a Piro, Vibonati e Sapri. A questi, e a Capaccio Paestum, potrebbe aggiungersi anche Agropoli.

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