Proseguono le indagini, la pista più seguita è quella della prostituzione
AGROPOLI. Gli inquirenti stanno concentrando le indagini sulle ultime telefonate e i messaggi sul telefonino, di Lin Su Qing, la quarantanovenne cinese il cui cadavere è stato rinvenuto mercoledì sera in un appartamento di via Caravaggio.
È sui tabulati telefonici e sui messaggi ricevuti dalla donna che si sono concentrate fin dall’inizio le indagini della Procura di Vallo della Lucania, coordinate dal procuratore capo Antonio Ricci e dal sostituto Paolo Itri. Tanti gli interrogativi, a partire dal movente e dalla causa del decesso. Tra le varie ipotesi al vaglio degli inquirenti resta quella di un gioco erotico finito male e di un possibile coinvolgimento della donna in un giro di prostituzione. In tal caso informazioni preziose potrebbero venire anche dai siti per incontri che pullulano su internet. Ma fino ad ora non sono stati trovati elementi che indichino che la quarantanovenne svolgesse questo tipo di attività. Per cui l’ipotesi che l’omicidio sia maturato nell’ambito di un giro di prostituzione, tuttavia, resta soltanto una delle piste che gli investigatori stanno battendo per fare luce su quello che, per ora, resta un mistero che sta tenendo in apprensione la cittadinanza di Agropoli e dei paesi limitrofi. La speranza è che al più presto venga dato un nome e un volto all’assassino. Al vaglio dei carabinieri della stazione di Agropoli, agli ordini del luogotenente Vincenzo Di Liberto, e dei militari del nucleo operativo della compagnia guidata dal capitano Francesco Manna, ci sono anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona in cui si trova l’appartamento e altri dispositivi informatici in possesso della donna.
La porta era chiusa quando il padrone di casa ha bussato. Non c’erano segni di effrazione. Circostanze che lasciano supporre che la quarantanovenne conoscesse il suo assassino o che avesse un appuntamento con lui, tanto da aprigli tranquillamente la porta e lasciarlo entrare. Lin Su Qing risiedeva a Terzigno, una località vesuviana in cui c’è una massiccia presenza di cinesi. È anche da lì che potrebbero arrivare notizie sulla quarantanovenne cinese e sul perché si trovasse nel Cilento. Ad Agropoli era arrivata prima di Natale, da sola, e sarebbe dovuta ripartire mercoledì 3 gennaio, proprio il giorno in cui, dopo aver bussato più volte alla porta dell’appartamento, utilizzato come attività di affittacamere, senza ottenere risposta, il proprietario ha deciso di entrare con la chiave di riserva e ha scoperto il cadavere nella camera da letto, in decomposizione. Dopodiché ha subito chiamato i carabinieri.