Agropoli, bimbo morto all’ICM: indagati nove sanitari

Martedì l'autopsia

Di Paola Desiderio

Martedì l’autopsia

AGROPOLI. Quello che per ogni genitore dovrebbe essere il momento più bello, si è trasformato in tragedia per una coppia di Campagna: il bimbo che attendevano da nove mesi è nato senza vita. È successo giovedì sera all’Istituto Clinico Mediterraneo di Agropoli (ex Clinica Malzoni) dove la mamma, giunta per dare alla luce il suo bambino, è stata portata in sala parto ed è stata sottoposta ad un cesareo.

Purtroppo il piccolo è nato morto. Cosa abbia provocato il decesso del bimbo e se sia avvenuto prima del parto, sarà possibile saperlo soltanto con l’esame autoptico che verrà eseguito martedì prossimo, all’ospedale San Luca di Vallo della Lucania, dal medico legale Adamo Maiese. I genitori, infatti, hanno sporto denuncia ai carabinieri di Agropoli perché vogliono avere chiarezza sulle cause del decesso. I militari della stazione di Agropoli si sono recati presso la struttura e hanno prelevato la cartella clinica che è stata posta sotto sequestro su disposizione della Procura di Vallo della Lucania. Il corpicino del bimbo è stato trasferito nell’obitorio dell’ospedale cilentano in attesa dell’autopsia. In queste ore, come da prassi, verranno notificati gli avvisi ai medici e al personale sanitario che hanno seguito la madre, nove persone, che avranno la possibilità di nominare propri periti di parte per assistere all’esame autoptico. Tra le ipotesi sul decesso non si può escludere un soffocamento provocato dall’attorcigliamento del cordone ombelicale. Solo un’ipotesi, tuttavia, che dovrà essere verificata insieme alle altre possibili cause che potrebbero spiegare la tragedia e che potranno essere accertate soltanto martedì quando verrà effettuata l’autopsia.

Uno choc anche per il personale del reparto di Ostretricia e Ginecologia della clinica agropolese in cui, ormai da decenni, ogni anno, nascono centinaia di bambini. Un luogo che accoglie l’arrivo dei neonati tra la gioia di genitori e familiari e sul quale invece, da giovedì sera, è calato un velo di lutto e tristezza per una tragedia imprevedibile.

A quanto sembra fino a quel momento non era accaduto nulla che potesse lasciare presagire la morte del piccolo. La coppia, che vive a Quadrivio di Campagna, aveva atteso con gioia la nascita del bimbo, facendo tutti i preparativi. La notizia ha sconvolto sia la comunità di Agropoli, dov’è accaduta la tragedia, che quella di Campagna. Quanto accaduto riporta di attualità un argomento di cui si è parlato spesso ad Agropoli, cioè il fatto che in caso di necessità, i reparti di terapia intensiva neonatale più vicini si trovano a chilometri di distanza e non sono raggiungibili in tempi brevi. Quando anni fa fu proposto di potenziare l’ospedale di Agropoli, all’epoca nuovissimo, quantomeno con l’apertura di un reparto pediatrico e magari con reparti complementari a quelli già esistenti nella clinica, iniziò, invece, il lento ridimensionamento che negli anni successivi avrebbe portato alla sua chiusura.

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