Il 2017 dell’US Agropoli: amarezza e volontà di ricostruzione

I delfini subiscono l'onta della retrocessione, ma ora guidano il girone di Eccellenza con la volontà del ritorno in serie D.

Di Bruno Marinelli

I delfini subiscono l’onta della retrocessione, ma ora guidano il girone di Eccellenza con la volontà del ritorno in serie D.

L’anno solare 2017 per l’Agropoli è fatto di una pesante amarezza, ma anche dalla volontà di ricostruzione. I primi sei mesi infatti sono stati la rappresentazione perfetta, per dirla alla Sabatier di una lenta distillazione di disillusione e delusione. La squadra smantellata a dicembre dell’anno precedente, dopo un girone d’andata più che dignitoso, l’esonero doloroso di Santosuosso, il mancato recupero in campionato nonostante l’avvicendamento tecnico, tante pesanti sconfitte ed umiliazioni (condite da cinquine a ripetizione), la retrocessione nel deserto del Guariglia nel match contro il Madrepietra Daunia.

Un’onta che soltanto la vittoria di questo campionato di Eccellenza può e deve cancellare. Da quest’estate nuovi ingressi in società hanno fatto presagire la luce in fondo al tunnel: sono arrivati (seppur per pochi mesi) il ds Grillo, autore comunque di un ottimo lavoro in sede di calcio mercato, e l’imprenditore Maurizio Puglisi il quale ha rilanciato con capitali importanti rivelandosi sempre più una risorsa per la formazione delfina. La squadra nel frattempo ha risposto sul campo. Dopo l’ottimo cammino in coppa Italia, macchiato però dall’eliminazione per mano della Picciola di Villecco (meritata come anche sottolineato da mister De Cesare), i delfini hanno chiuso in testa il girone d’andata del campionato di Eccellenza Campania, girone B. Al giro di boa sono 4 i punti di vantaggio sul Sorrento di Guarracino, 7 sul Cervinara di Iuliano e 8 sul Valdiano di Criscuolo. Il percorso dunque è lineare con le aspettative di una società che ha agito in modo profondo sul mercato dicembrino rilevando gente come il figliol prodigo Landolfi (importante per ridare solidità al reparto arretrato), il portiere Spicuzza (mattatore con grandi interventi a Casalbuono), il centrocampista Lopetrone e bomber Bozzi.

Un Agropoli che ha ritrovato in questa stagione l’importanza del fattore campo. 19 punti conquistati al Guariglia la dicono lunga, non poteva essere altrimenti per una formazione che ama impostare il proprio gioco, con un veloce giro palla, e utilizzare le sovrapposizioni degli esterni. In casa i delfini sono imbattuti e le avrebbero vinte tutte se non fosse per l’1-1 interno contro la Picciola. Leggermente meno brillante il cammino in trasferta: dove sono arrivati 3 pareggi (contro San Vito Positano, seppur in doppio vantaggio, Costa d’Amalfi e Palmese) ed una sconfitta, l’unica stagionale arrivata contro l’Eclanese, formazione ammazza-grandi in terra irpina, basta chiedere infatti anche al Cervinara da questo punto di vista. Diffente anche la solidità difensiva tra gare casalinghe e trasferte. Al Guariglia subiti appena 4 gol, lontano dalle mura amiche le reti sono 10, ciò fa sì che i delfini non siano in testa alla classifica della miglior difesa che spetta alla Virtus Avellino con 12 reti subite, davanti a Sorrento a quota 13, mentre l’Agropoli si deve accontentare del terzo posto con 14. Nessun dubbio invece per ciò che concerne le reti realizzate, in questa speciale classifica i delfini sono largamente in testa ,dato che è stato bucato il portiere avversario per ben 34 volte. Un gran distacco rispetto al Sorrento (26 gol), al Cervinara (24) ed alla Virtus Avellino (23). Tantissimi sono stati i gol fatti in casa (18), mentre fuori la differenza reti è più risicata (10-4).

Grandi mattatori nel reparto offensivo indubbiamente Maione, che con l’acquisto di Bozzi può finalmente giocare nel suo vero ruolo di punta esterna, (capocannoniere della squadra con 9 reti) e Capozzoli (8 gol). Il capitano dell’Agropoli ha eguagliato i gol degli attaccanti del Cervinara Zerillo-Befi, mentre Maione è ad una sola lunghezza dai capocannonieri Fragiello (Palmese) e Romano (Castel San Giorgio). Da rilevare inoltre i 4 gol di Simone Apicella, i tre di Guadagno e Iommazzo (per quest’ultimo una doppietta con la Battipagliese), segno che i delfini riescono a segnare con effettivi provenienti da tutti e tre i reparti. Agropoli che è stata impeccabile negli scontri diretti contro Valdiano, Sorrento e Cervinara, tutti vinti subendo appena una rete. I delfini si presenteranno al match del 7 gennaio contro la Virtus Avellino in serie positiva da quattro giornate dopo aver subito solo due gol, mentre in tre occasioni Spicuzza è risultato imbattuto. I delfini, quindi, anche alla luce di questi numeri avrebbero tutte le carte in regola per poter sanare i conti con il proprio recente passato, ed è questo il migliore augurio che possiamo fargli per un 2018 pieno di soddisfazioni sportive.

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