Vallo di Diano: violenza sessuale su una bambina, giudizio immediato per un pensionato

Di Erminio Cioffi

L’uomo rischia fino a 12 anni di carcere

E’ stato disposto su richiesta della Procura della Repubblica del Tribunale di Lagonegro il giudizio immediato nei confronti del pensionato di circa 80 anni, residente in un comune ubicato nel nord del Vallo di Diano accusato di violenza sessuale nei confronti di una bambina di 10 anni. I fatti risalgono a circa tre mesi fa. La piccola si trovava nei pressi di un parco insieme ad alcuni amichetti. Il pensionato, stando alla ricostruzione dell’accaduto, si sarebbe avvicinato al gruppo di bambini e dicendo loro di andare con lui perché avrebbe voluto fargli vedere qualcosa nel parco. Il gruppo di ragazzini senza alcun timore che potesse accadere qualcosa aveva seguito l’uomo che all’improvviso aveva tirato verso di se la bambina palpandole il petto ed il fondoschiena. La piccola era scappata via in lacrime ed era andata da un parente che dopo averla tranquillizzata l’aveva accompagnata a casa dalla madre che dopo aver sentito il racconto della figlia si era recata subito dai Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina per sporgere denuncia. L’attività investigativa in tempi rapidissimi ha consentito di identificare l’ottantenne grazie anche al racconto dettagliato della bambina che ha fornito anche la descrizione del pensionato. Anche gli altri bambini che hanno assistito alla scena hanno raccontato quello che era accaduto e dopo aver visto alcune fotografie hanno tutti indicato la stessa persona. Sulla vicenda vige il massimo riserbo da parte degli inquirenti. L’uomo è imputato dei reati previsti dagli articoli 609 bis e ter del Codice Penale ovvero violenza sessuale su minore aggravata dal fatto che il reato è stato commesso nei confronti di una persona che ha meno di 14 anni per il quale è prevista una pena che va da un minimo di 6 ad un massimo di 12 anni di carcere.

Il giudizio immediato può essere richiesto dal PM quando c’è l’evidenza della prova del reato e la persona sottoposta alle indagini sia stata interrogata sui fatti dai quali emerge l’evidenza della prova l’imputato può chiedere il patteggiamento o il giudizio abbreviato e ottenere così in quest’ultimo caso di condanna una riduzione di un terzo della pena o il patteggiamento.

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