Vallo, Sapri e Capaccio sul podio: insieme spendono 50milioni di euro l’anno
Vallo della Lucania è il Comune del comprensorio del Cilento dove si gioca di più alle slot machine, seguito da Sapri e Capaccio Paestum.
Questi i dati che emergono da uno studio del Gruppo Editoriale l’Espresso che ha messo on line le cifre relative all’intera Penisola. Per il nostro territorio i numeri sono a dir poco preoccupanti.
Eppure la Campania non è tra le Regioni con la spesa più elevata: la giocata pro capite annua è di 851 euro (2016), rispetto agli 806 del 2015. Nel Cilento, Vallo di Diano e Alburni, però, la media è in netto rialzo.
Analizzando i grandi centri del comprensorio la situazione più critica si registra a Vallo della Lucania (8474 abitanti) dove alle slot machine, nel 2016, si è registrato un numero di giocate pro capite pari a 1885 euro, per una spesa complessiva di 15,98milioni di euro. Anche qui, come nel resto della Regione, si è segnalato un aumento delle giocate di circa 200 euro rispetto all’anno procedente. In città esistono ben 108 slot machine, 12 ogni mille abitanti.
Subito dopo c’è Sapri (6719 abitanti). Qui, la spesa pro capite nel 2016 è stata 1447 euro, pari a 9,72 milioni di euro. 121 gli apparecchi presenti in città, 18 per mille abitanti.
Al terzo posto di questa poco lusinghiera graduatoria si piazza Capaccio Paestum: 1149 euro pro capite spesi in slot machine, per una popolazione di 22835 abitanti che fanno ben 26 milioni e mezzo di euro di giocate nel solo 2016, 1,6 milioni in più rispetto al 2015.
Ci sono poi Camerota e Centola dove la spesa è tra i 900 e i 1000 euro.
Castellabate e Agropoli si piazzano invece al di sotto della media regionale: 740 euro pro capite nel centro di Benvenuti al Sud, con 6,83 milioni di euro di giocate l’anno; Agropoli spende 583 euro pro capite. Complessivamente i cittadini nel 2016 hanno “investito” 12,6 milioni di euro. Questo è l’unico Comune dove si registra un calo rispetto all’anno scorso di giocate.
Anche nel Vallo di Diano si supera di gran lunga la media regionale: a Sala Consilina, ad esempio, la spesa è di 15milioni l’anno (pro capite di 1261 euro). A Polla, invece, si gioca la metà: 649 euro pro capite pari a 3,43milioni di euro l’anno.
Le aree dell’interno sono quelle dove si gioca di meno, ad eccezione dei grandi centri e dell’area sud del Vallo di Diano dove c’è un aumento esponenziale delle giocate pro capite. Nel complesso, però, in gran parte delle aree si registrano numeri che superano la media regionale e nazionale con una spesa pro capite compresa tra 700 e 1049 euro.