Negozianti dovranno pagare per i cartelli d’indicazione
“A Castellabate un proprietario di un’attività commerciale, un operatore turistico, un ristoratore locale oltre le tasse (già alte) deve pagare anche una sorta di supertassa per i cartelli d’indicazione”. E’ quanto denuncia Luigi Maurano, consigliere comunale di minoranza, che ha presentato sul caso un’interrogazione.
Secondo le accuse l’Amministrazione Comunale ha affidato (“senza passare per il Consiglio Comunale come prevede la normativa”) il servizio pubblico d’installazione e manutenzione della segnaletica turistico-commerciale ad una ditta, a cui bisogna rivolgersi per essere inseriti in queste plance pubblicitarie”. “Il tutto pagando 100 euro o di più nel caso di servizi aggiuntivi di manutenzione o sostituzione per danni”, evidenzia Maurano. “La cosa ancor più bizzarra – aggiunge il consigliere di minoranza – è che il Comando della Polizia Locale in questi giorni sta elevando multe a chi ancora non ha provveduto a togliere i propri segnali d’indicazione dalle strade e non ha chiamato, previa autorizzazione della Polizia Locale, il privato per essere inserito nelle plance”.
Ma il territorio di Castellabate è esteso e non compiutamente coperto dal punto vista cartellonistico e quindi gli operatori turistico-commerciali subiscono, secondo l’esponente d’opposizione, tre danni da questa decisione: “il primo è l’esborso economico derivante dal pagamento al privato per l’inserimento nelle plance sul suolo pubblico; il secondo derivante dal pagamento delle multe per non aver rispettato un ordine solo verbale e non scritto, in contrasto perciò con la normativa vigente e per questo non propriamente fondate e corrette; il terzo è il probabile mancato introito derivante dalla difficoltà dei turisti a trovare il luogo esatto di ubicazione della struttura”.
L’interrogazione mira a far luce sulle scelte dell’Amministrazione nell’affidare un servizio pubblico all’esterno anziché provvedere da sé all’espletamento, con possibili introiti per l’Ente e maggiore convenienza per gli operatori turistico-commerciali. Inoltre si chiedono non solo le autorizzazioni rilasciate al Comune per far installare tale segnaletica su strade di competenza Provinciale ma anche “i motivi dell’accanimento costante dell’Amministrazione Comunale verso le attività del territorio, che, nonostante la mancanza di un avviso pubblico e di formale diffida così come previsto dalla normativa, sono state multate e obbligate a togliere i propri segnali d’indicazione.”
Infine, secondo Maurano, “le tabelle, molte volte posizionate in luoghi con una forte valenza paesaggistica, stridono con la bellezza del contesto e non si sa se hanno le autorizzazioni necessarie degli enti superiori (Soprintendenza e Parco).
Insomma, chi ha un’attività nel Comune di Castellabate o paga la “supertassa” per farsi trovare dai turisti e dai cittadini o deve sperare nella precisione di Google Maps”.