Pollica, allarme streptococco: la scuola ridimensiona il caso

Nessuna emergenza, colpiti solo pochi alunni

Di Ernesto Rocco

Nessuna emergenza, colpiti solo pochi alunni

POLLICA. Ha destato scalpore e preoccupazione la notizia del contagio dell’infezione da streptococco di alcuni bambini della scuola primaria dell’I.C. “G.Patroni “ di Pollica. Inizialmente si era parlato di ben 30 casi. Di fronte all’allarmismo diffuso tra le famiglie, la dirigente scolastica Gabriella Russo ha indetto una riunione con tutti i genitori degli alunni e con la partecipazione del Sindaco Stefano Pisani. Presenti anche i medici Giuseppe Scarano (dirigente medico del dipartimento di prevenzione Asl) e Angelo Maiuri (responsabile U.O. Materno-Infantile del distretto 70 di Vallo della Lucania) e la pediatra Carmela De Vita. L’incontro è servito per dissipare ogni dubbio e tranquillizzare la comunità tutta: è emerso, infatti, che il numero di bambini colpiti da streptococco è di gran lunga minore rispetto a quello inizialmente emerso.

Per quel che concerne la procedura da seguire, il Dirigente scolastico ha fatto  presente che, “secondo quanto sancito dalla normativa vigente in caso di epidemia, spetta ai medici di base e ai pediatri la segnalazione all’ASL di riferimento, che a sua volta ha l’obbligo di informare la scuola”.

Nonostante ciò la preside della scuola “Patroni”, per sano principio etico e nel rispetto dell’alleanza educativa instaurata  con le famiglie degli alunni del proprio istituto, in seguito all’ansia manifestata  da parte dei genitori di due bambine della scuola primaria affette da streptococco, ha ritenuto opportuno informare l’ASL di appartenenza. L’Azienda Sanitaria Locale ha affermato di non aver avuto alcuna segnalazione da parte dei medici di base e dei pediatri, deputati a darne denuncia nel caso di malattie infettive, sottolineando che lo streptococco di tipo A non rientra nel novero di morbi pericolosi. Ciò è stato riportato anche nel corso dell’incontro, nel corso del quale è stata esclusa ogni ulteriore pericolo per i piccoli studenti

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